lunedì 11 novembre 2013

Progetto Tav in giunta, salve tre opere

IL PICCOLO
11 novembre 2013
Progetto Tav in giunta, salve tre opere
TRIESTE La giunta regionale non esprime parere di compatibilità ambientale sul progetto preliminare complessivo della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità per la tratta Ronchi dei Legionari-Trieste, presentato da Italferr SpA, ma dà il «via libera», con alcune prescrizioni, a tre interventi specifici compresi nel progetto, ritenuti strategici per il sistema dei trasporti del Fvg: Bivio San Polo a Monfalcone, stazione ferroviaria davanti al polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, interconnessioni in località Bivio di Aurisina. La Regione chiede a Italferr di sviluppare un’alternativa alla tratta Bivio San Polo-Bivio di Aurisina e Bivio di Aurisina-Trieste, anche in considerazione di eventuali sviluppi - sottolinea una nota della Regione - di futuri progetti infrastrutturali concernenti la rete dei trasporti della confinante Repubblica di Slovenia, prima della realizzazione del progetto. Lo ha deciso nell’ultima riunione la giunta Serracchiani, su proposta degli assessori all’Ambiente, Sara Vito, e alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro. Si è deciso di non esprimere il parere di compatibilità ambientale sul progetto complessivo di fronte alle «carenze documentali evidenziate e al permanere dello stato di incertezza e di insufficiente conoscenza in merito alle potenziali criticità indotte dal progetto». Per le prescrizioni, Italferr dovrà predisporre, un piano di monitoraggio sistematico dei fattori inquinanti, da sottoporre all’Arpa. Per San Polo si chiede a Italferr di sviluppare una semplificazione progettuale, che consenta una riduzione degli impatti con una ottimizzazione della rete (utilizzo binari esistenti) anche in funzione del collegamento con il Porto di Monfalcone, mediante per esempio una soluzione a scavalco. Per la stazione davanti al polo intermodale di Ronchi, Italferr non dovrà interferire, in fase di cantiere, con le aree dei laghetti di Dobbia e curare il ripristino del verde, eseguendo la manutenzione per 5 anni dopo la chiusura dei lavori. Per l'interconnessione nei pressi di Aurisina, le opere dovranno essere limitate ai tratti superficiali e a quanto indispensabile, considerando le alternative di tracciato proposte e le misure di mitigazione. Dovranno inoltre essere mantenute le caratteristiche architettoniche di manufatti eventualmente vincolati da un punto di vista storico-architettonico. «Assurdo e inaccettabile non esprimere un parere su un progetto carente dal punto di vista documentale e di cui non vengono messi in evidenza i danni potenziali» è l’attacco portato alla giunta dal consigliere regionale Cristian Sergo del Movimento 5 Stelle.