martedì 5 maggio 2015

LA PORTOGRUARO DEI BENI COMUNI



Alla cortese attenzione dei
Candidati Sindaci del comune di Portogruaro

Gentili Candidati, 
ci troviamo in un momento storico difficile, dove l’epocale crisi economico-finanziaria di questi anni è la dimostrazione del fallimento di un mondo costruito sugli interessi di pochi a svantaggio di tutti. Ed è proprio quest’ultimo concetto, lo “svantaggio di tutti”, che è forse l’aspetto culturalmente ed eticamente più difficile da far comprendere.
Pensiamo ai tanti candidati eletti che, con buoni propositi in campagne elettorali, hanno disatteso poi le aspettative del cittadino e anziché avere l’interesse alla politica come bene comune, hanno portato avanti interessi estremamente personali e lobbistici alimentando sistemi corruttivi nella realizzazione di opere di scarso interesse sociale.
Ci troviamo di fronte una “società sotto minaccia”: minaccia di pericoli imminenti e sconvolgenti che riguardano il fallimento economico di un paese, l’impossibilità di sfamare i figli, l’indigenza degli anziani, l’impossibilità di accedere alle cure mediche, la mancanza di lavoro e sostentamento economico, l’impossibilità di un’adeguata istruzione… In altre parole ci viene imposta l’immagine di una realtà in via di implosione, dove le colpe di una classe dirigente irresponsabile vengono, tranquillamente e senza rimorsi, rovesciate sull’intera società civile.

Di fronte a questa drammatica situazione dobbiamo riappropriarci della funzione di cittadinanza. Il nostro Paese ha bisogno di cittadini attivi, responsabili, che si prendono cura del luogo in cui vivono, che vigilino perché siano mantenute le condizioni sociali, economiche, sanitarie, culturali, di giustizia, democrazia e partecipazione.
E’ su quest‘ultima, la” PARTECIPAZIONE” che ci soffermiamo poiché ciò si realizza anche con spazi pubblici gratuiti, per dare la possibilità ai comitati cittadini e alle associazioni, che studiano gli aspetti particolari dei bisogni sociali e che non godono di nessun finanziamento pubblico, di diffondere le informazioni.

Con l’avvicinarsi di un importante appuntamento elettorale, per il rinnovo del Consiglio Regionale e di alcune Amministrazioni Comunali, ci si pone il problema di scegliere i nostri rappresentanti politici che governeranno nei prossimi cinque anni.

Riteniamo necessario che si scelgano delle persone che abbiano una visione lungimirante e con progetti di sviluppo assolutamente compatibili con la sostenibilità ambientale e che creino posti di lavoro senza compromettere la salute dei cittadini. Lo sviluppo non deve passare sempre con la solita ricetta della cementificazione a tutti i costi senza una reale valutazione dei bisogni del territorio, come i grandi progetti del TAV e il mega Ospedale Nuovo del Veneto Orientale.
E’ evidente lo spreco del denaro pubblico che non tiene conto della gravissima crisi economica. L’inquinamento, nel nostro territorio già gravato dagli insediamenti industriali della Pianura Padana, durante questi ultimi anni ha avuto un peggioramento con il proliferare di centrali a combustione diretta (inceneritori), che rilasciano nell’atmosfera quantità notevoli di polveri inquinanti pericolose per la salute.
Purtroppo tutti gli amministratori, invece di opporsi a questo scellerato sfruttamento del territorio, ci hanno fatto assistere al gioco dello “scarica barile” tra Istituzioni.
Di chi sono le responsabilità?
Di tutti: la Regione Veneto, la Provincia, i Comuni, un groviglio di responsabilità indistricabile, voluto e non “subito” da questi Enti Pubblici, nonostante le dichiarazioni di sensibilità e promesse mai mantenute.
Pensiamo a proposito al Sindaco dell’attuale amministrazione che, al teatro Russolo, il 30 marzo 2012 si era impegnato di fronte ai cittadini allo spegnimento delle centrali, promessa che non ha avuto nessun seguito anzi, subito dopo nel silenzio dell’informazione, è stata accesa anche la centrale di Summaga.

Ai nuovi Amministratori chiediamo anzitutto rispetto per i Cittadini, per le loro opinioni e i loro bisogni: essi non devono pensare alla politica come “mestiere”, ma come impegno civile e ideologico al servizio di tutti.

Le richieste che seguono entrano nella specificità delle tre associazioni firmatarie di questo documento:

ASSOCIAZIONE “LIBERA” PRESIDIO G.SIANI PORTOGRUARO
Chiediamo ai candidati sindaci di aderire alle due principali campagne sostenute da Libera.
RIPARTE IL FUTURO: ha l’obiettivo di eliminare situazioni di non trasparenza e corruzione nell’amministrazione pubblica. I candidati possono impegnarsi su questo fronte sia nella fase precedente alle elezioni, che quella successiva all’elezione.
Per la prima fase, chiederemo loro di “mostrarsi”, per poi in seguito chiedere a ciascun candidato di rispettare impegni concreti e verificabili. Al candidato sindaco che avrà aderito a Riparte il futuro e risulterà eletto verrà consegnato un “braccialetto bianco”, che potrà essere indossato nelle occasioni pubbliche.
Il braccialetto non è irrevocabile. Poiché l'adesione è un atto libero e volontario, qualora non venissero rispettati gli impegni presi il braccialetto perderà il suo senso e il candidato verrà rimosso dall’elenco degli aderenti e dal portale web.
FASE CANDIDATURA TRASPARENTE. I candidati devono:
• Pubblicare un curriculum vitae dettagliato, completo di tutti gli incarichi professionali e pubblici (non una semplice biografia) possibilmente in formato europeo;
• Compilare il form sulla propria situazione reddituale e patrimoniale, dimostrando corrispondenza tra attività lavorativa, guadagni e stile di vita;
• Rendere pubblica la propria storia giudiziaria, evidenziando in un’autodichiarazione eventuali procedimenti penali in corso e quelli conclusisi con una condanna, anche lieve;
• Informare su potenziali conflitti d’interesse, personali o familiari, indicando in un’autodichiarazione quegli ambiti dell’attività pubblica che potrebbero entrare “fisiologicamente” in conflitto con i propri interessi privati.
FASE ELETTI. Delibera “Trasparenza a costo zero 2015”, da adottare entro 100 giorni e da rendere operativa entro 200 giorni.
1. ETICA PUBBLICA, RESPONSABILITA’ POLITICA, TRASPARENZA ELETTI. Si chiede:
• L’aggiornamento e la messa online del piano di formazione sui temi del contrasto e prevenzione della corruzione, prevedendo un coinvolgimento dei referenti di partecipate e entri parastatali che afferiscono al Comune; l’organizzazione di incontri aperti alla cittadinanza sul tema; la focalizzazione dei settori maggiormente a rischio nella gestione della vita comunale e le migliori prassi di contrasto.
• L’adozione da parte del Comune del codice etico “Carta di Avviso Pubblico”, che disciplina strettamente il comportamento di funzionari e politici, i conflitti d’interesse, la conferibilità degli incarichi, i regali, le sanzioni.
• La garanzia di forme di fruibilità e diffusione dell’anagrafe degli eletti, tramite mass media locali e pubblicità istituzionale.
2. ECONOMIA COMUNALE IMPERMEABILE E CORRUZIONE E MAFIE: BILANCI ONLINE; DATI SUGLI ENTI PUBBLICI VIGILATI, ENTI PRIVATI IN CONTROLLO PUBBLICO, PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ DI DIRITTO PRIVATO. Si chiede:
• Il bilancio completo in formato open data, e che le informazioni siano organizzate in modo intuitivo in una pagina istituzionale e divulgate;
• Di rendere noti tutti i rapporti, costi, referenti rispetto agli enti pubblici vigilati, gli enti di diritto privato controllati o vigilati dall’amministrazione, la partecipazione in società di diritto privato, tramite rappresentazione grafiche che evidenziano le relazioni tra amministrazioni e questi enti, con link ai siti istituzionali e dettagli su chi ricopre gli incarichi di indirizzo e su chi è titolare di incarico.
• un piano organico comunale volto alla riduzione e razionalizzazione dei centri decisionali, delle stazioni appaltanti, delle partecipate e alla regolamentazione dei bandi;
3. TAVOLA PUBBLICA PER LA TRASPARENZA: MONITORAGGIO DELLA CITTADINANZA. Si chiede:
• La predisposizione di una “tavola pubblica per la trasparenza” congiunta, composta dal sindaco, dal responsabile anticorruzione, da realtà della società civile predisposte che s’incontra almeno una volta ogni due mesi e riferisce sul sito di Riparte il Futuro le date delle riunioni e gli esiti dell’incontro.
4. TUTELA DI CHI ROMPE IL SILENZIO. Si chiede:
• La previsione o aggiornamento di una efficace policy comunale per il whistleblowing, garantendo le tutele di riservatezza per i dipendenti e gli amministratori comunali, incoraggiando anche la segnalazione da parte della società civile, dialogo istituzionale tra il Comune e l’Anac.
5. OPEN DATA SUI BENI CONFISCATI. Si chiede:
• Di redigere un apposito elenco dei beni confiscati, periodicamente aggiornato, per informare la società civile e l’”Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia”, con l’intento di creare una grande banca dati in capo all’Agenzia.
Vi chiediamo di approfondire i punti della campagna e le modalità di adesione al sito www.riparteilfuturo.it. Per l’iscrizione al sito, altri dubbie domande la coordinatrice per i territori è Elisabetta Bosio, che potete contattare all’indirizzo ebosio@gruppoabele.it.

Miseria Ladra lo scorso 14 marzo ha lanciato una campagna di cento giorni per ottenere la calendarizzazione e discussione al senato della proposta di istituire un reddito minimo o di cittadinanza. Il reddito minimo è uno strumento fondamentale di contrasto alle mafie in una fase di grave crisi e di aumento della povertà e delle diseguaglianze sociali, perché toglie ossigeno a chi sfrutta il bisogno di lavoro trasformandolo in ricatto economico, per alimentare circuiti criminali che approfittano della povertà o per fare dei posti di lavoro merce per il voto di scambio. E impone al contrario un diritto che rende le persone meno deboli anche di fronte a chi ne vuole sfruttare i bisogni e le fragilità. Miseria Ladra si prefigge l’obiettivo di contrastare la povertà anche a livello locale, cercando di risolvere le situazioni di disagio economico e garantendo assistenza a chiunque ne sia in necessità. In particolare, i punti che propone a livello locale sono i seguenti:
1. Aumentare il budget di investimento sul sociale, incrementando nei propri bilanci la spesa sociale pro-capite a favore di ogni cittadino;
2. Sospendere l’esecutività degli sfratti per “morosità incolpevole” e negoziare soluzioni abitative alternative in modo da evitare la dispersione della famiglia e l’ampliamento delle fasce di popolazione dei senza dimora;
3. Rendere esigibile il diritto a una residenza per i senza fissa dimora, quantomeno nominale o “fittizia”, in modo che le persone che ne sono prive possano fruire delle prestazioni sanitarie e sociali garantite per tutti i cittadini;
4. Mettere a disposizione il patrimonio immobiliare sfitto per finalità sociali, individuando le mediazioni sociali necessarie, senza ledere i diritti, in particolare dei piccoli proprietari, ma evitando l’inutilizzo di risorse facendo incontrare l’esigenza di un’abitazione per scopi abitativi, sociali o lavorativi con l’esigenza della rendita proprietaria;
5. Favorire tutte le forme di economia civile e sociale allo scopo di difendere , valorizzare e potenziare i beni comuni di cui dispone o di cui sente la necessità.
Vi invitiamo a consultare il sito www.miserialadra.it per maggiori informazioni.

ASSOCIAZIONE LIMEN UNIVERSALIS
- Analisi, monitoraggio e pubblicazione dei dati relativi agli agenti inquinanti ormai riconosciuti, dalla comunità scientifica, dannosi per l’uomo e l’ambiente;
- Istituzione del registro dei tumori e delle patologie, per monitorare lo stato di salute dei cittadini;
- Difesa degli ecosistemi presenti nel nostro territorio, promuovendo ad esempio, in collaborazione con i comuni limitrofi, il parco naturale in Brussa/Vallevecchia.
- Salvaguardia della qualità della vita dei giovani e non, pensando ad un regolamento comunale che preveda la chiusura dei centri commerciali nei giorni di festività, non solo nel rispetto delle ricorrenze ma anche per liberare l’ individuo da questa nuova forma di schiavitù.

GRUPPO NO TAV PORTOGRUARO
- Approvare una delibera consigliare che esprima come priorità il miglioramento del trasporto pendolare sostenendo l’efficientizzazione delle infrastrutture esistenti, respingendo ogni proposta che riguardi la costruzione di una linea per Alta Velocità Venezia-Trieste.
- Approvare una delibera consigliare che chieda alla Commissione VIA il procedimento di rigetto della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativo al tracciato “litoraneo” del 2010, su verificata incompatibilità ambientale.
- Istituire di un tavolo tecnico che discuta pubblicamente, fatto da esperti del settore da individuare in collaborazione con i cittadini.
- Chiedere attraverso atti istituzionali, alla Regione Veneto di realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti del Veneto.
- Come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale, ai sensi dell'art.61 comma1,2,3, convocare un Consiglio Comunale aperto sull’argomento linea ferroviaria per l’Alta Velocità Venezia-Trieste invitando uno o più dei seguenti esperti, che hanno già dato la loro disponibilità:
Ing. Ivan Cicconi - Direttore dell’ Associazione nazionale ITACA, Istituto per la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, organo tecnico della Conferenza dei presidenti delle regioni e provincie autonome. Autore de “Il libro nero dell’ Alta Velocità”
Dott, Erasmo Venosi - ex Vice Presidente Commissione I.P.P.C. del Ministero dell’Ambiente- Membro Commissione Ministero dei Trasporti per la revisione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica- ex Coordinatore Comitato Scientifico Sindaci Veneto per progetto ferroviario "alta velocità". Rappresentante ANCI -Veneto per Ambiente-Territorio e Infrastrutture

Ricordiamo inoltre che il Sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Allo stato attuale, per la legge 833/78 modificata dal DLg 299/99 (decreto Bindi) al Sindaco spettano poteri di programmazione e di controllo. Il Sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta.
Le Associazioni: LIBERA, NO TAV, LIMEN UNIVERSALIS, non sono associazioni partitiche, ma hanno il dovere politico, in osservanza ai principi che ne hanno dettato gli Statuti, di invitare i cittadini a non premiare chi non ha difeso il nostro Territorio e la nostra Salute.

Distinti saluti.