mercoledì 16 novembre 2011

da Nuova Venezia : Coesistenza inpossibile tra TAV e Merci


«Coesistenza impossibile tra Tav e treni merci»
L’ingegner Cancelli boccia l’ipotesi: «Una bufala, i costi sarebbero troppo alti» Incontro a Caposile dei comitati del Veneto e del Friuli contro l’Alta Velocità

CAPOSILE
A leggere lo studio di fattibilità delle Ferrovie, sulla futura Tav Venezia-Trieste dovrebbero transitare ogni giorno ben 138 treni merci e 26 convogli passeggeri. «Ma dire che su queste linee ad Alta Velocità possano transitare dei treni merci è una bufala totale».
Il giudizio tranciante è dell’ingegner Claudio Cancelli, docente oggi in pensione del Politecnico di Torino e consulente tecnico per la Tav della Comunità montana della Bassa Val di Susa. Cancelli è stato l’ospite di un’assemblea pubblica che si è tenuta lunedì sera a Caposile, promossa dal Coordinamento dei comitati No Tav di Veneto e Friuli. Obbiettivo: tenere una «lezione di Tav» per spiegare ai cittadini cos’è l’Alta Velocità e mettere in luce le tante «bufale» che sono state dette sull’ argomento.
«In questi mesi tutti i sindaci del Veneto Orientale hanno preso posizione sulla Tav per dire se era meglio spostarla di sopra o di sotto. Ma nessuno degli amministratori - ha ammonito Michele Zanette, presidente dell’Associazione naturalistica sandonatese - si è preoccupato di informarsi se la Tav sia sostenibile oppure no. Per questo abbiamo deciso di fare noi informazione».
E il messaggio emerso dall’assemblea di Caposile è chiaro: la Tav Venezia-Trieste non è un progetto che serve al territorio. L’ingegner Cancelli è entrato nel merito delle questioni, a iniziare da quella del transito dei treni merci, uno dei motivi per cui la Regione ritiene indispensabile il progetto. «Dire che sulla Tav possano transitare i convogli merci sono solo chiacchiere - ha scandito Cancelli - Non esiste una linea ad Alta Velocità in Italia, ma neppure all’estero, in cui sia finora passato un merci. Le tratte con velocità programmate sopra i 250 km/h sono considerate incompatibili con i treni merci».
L’ex docente del Politecnico ha spiegato che garantire la coesistenza di merci e treni passeggeri veloci implicherebbe costi di manutenzione troppo elevati, a causa dell’usura sui binari causata dai pesanti treni merci. Cancelli ha ripercorso la storia politica delle linee Tav in Italia e ha ribadito che una tratta veloce si può sostenere economicamente solo se unisce città di grandi dimensioni e distanti. «In Italia può reggere forse solo la Milano-Roma» ha aggiunto, di certo non la Venezia-Trieste».
Cancelli ha espresso anche dubbi sulla realizzabilità del cosiddetto «Corridoio 5» Lisbona-Kiev, di cui la Tav Milano-Venezia-Trieste sarebbe parte integrante. «Il Portogallo per i problemi economici si è già fatto da parte e poi ci sono problemi tecnici di integrazione tra le tratte nei vari Stati» ha rimarcato Cancelli.
Giovanni Monforte
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mercoledì 9 novembre 2011

da Gazzettino: Il commissario della Tav l’altro ieri...

IL GAZZETTINO DI VENEZIA
9 Novembre 2011
Il commissario della Tav l’altro ieri ha detto chiaramente che il tunnel in gronda lagunare,
per collegare la stazione di Mestre all’aeroporto, è troppo costoso, ha un impatto ambientale
troppo pesante e la popolazione non lo vuole.


Eppure c’è chi, nel mondo ambientalista, non vedrebbe male un bel tunnel, solo che la proposta
del Cocit, il coordinamento dei comitati contro l’inquinamento da tangenziale, è di mettere in tunnel la ferrovia per l’Alta velocità e l’Alta capacità (Tav/Tac), assieme alla tangenziale stessa.
Sarebbe il coronamento di un sogno: far sparire la tangenziale di Mestre, trasformarla in una
strada urbana e ricucire così la città che, ormai, si sta espandendo a Ovest ben oltre il nuovo
ospedale dell’Angelo.
La proposta del Cocit, naturalmente, non pensa minimamente alla gronda lagunare ma si rifà
alle ultime indicazioni date da Rfi che è orientata a modificare il percorso della Tav/Tac nella tratta VeneziaMestre-Trieste, abbandonando il tracciato del litorale o di gronda lagunare per correre parallelamente alla A4 fin dall’inizio (e non da Portogruaro come ipotizzato precedentemente) e, in secondo luogo, attraversare in tunnel o galleria i tratti abitati.
Se ci sta il treno, dunque, ci può stare benissimo anche la tangenziale. Sarebbe un’occasione
storica perché, secondo il Cocit, «si potrebbero utilizzare le risorse economiche mobilitate dalla realizzazione dell’alta velocità». I vantaggi, continuano i responsabili del coordinamento, sarebbero diversi: «Con ferrovia e tangenziale in tunnel, si libererebbe la città dall’impatto di pesanti servitù infrastrutturali; si potrebbero, inoltre, risolvere i problemi di connessione viabilistica dell’aeroporto verso ovest, di Porto Marghera verso est ma anche della Romea sempre in direzione est; infine si rottamerebbe la tangenziale creando l’opportunità di ricostruire un pezzo di città senza consumare suolo vergine».
L’architetto Ferialdi, d’altro canto, già tempo fa, nel libretto "Il valico di Mestre" nell’ambito del progetto Mest3ovest, trattò l’argomento auspicando una soluzione simile e citando gli esempi di Amsterdam e di Madrid che hanno già fatto questa scelta: portare le strade sottoterra e liberare spazi per la città. (e.t.)

da Nuova Venezia: TAV, TANTE INCOGNITE SUL TRACCIATO

TAV, TANTE INCOGNITE SUL TRACCIATO

Il giorno dopo la presentazione del masterplan del nodo intermodale del Marco Polo, 600 milioni di euro il valore con la previsione di cantieri dal 2015 e l’attivazione del collegamento Sfmr con la nuova stazione fronte aerostazione dal 2020, il dibattito in città è aperto.
Resta in silenzio solo l’assessore regionale Renato Chisso. «Il Masterplan di Save analizza i futuri flussi di traffico e ci dice che nel confronto con l’Europa è quanto mai appetibile avere un Hub con un collegamento con l’Alta velocità. Ma sia il commissario Mainardi che Moretti (Ferrovie) paiono aver chiarito che sul progetto della Tav non è detta l’ultima parola». L’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo conferma che ci sono questioni aperte. «Sulla sublagunare confermo che servono prima tutti gli approfondimenti tecnici necessari e poi un confronto con la città.
Sulla Tav abbiamo chiesto al commissario Mainardi di avere un ruolo di primo piano nella rivisitazione del progetto e attendiamo un confronto a breve». Interviene anche l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli. «Non mi è parso di cogliere negli interventi dei passaggi certi sul tracciato Tav dopo Mestre e questa è una incognita. Più chiaro l’interesse di Ferrovie alla tratta Milano-Venezia e quindi la riconferma del ruolo delle stazioni di Mestre e Santa Lucia».
Il consigliere provinciale Pd Lionello Pellizzer invece ribadisce il no alla seconda pista: «Spiace che quella previsione sia contenuta nel Masterplan inviato all’Enac. Io personalmente e anche il territorio ribadiamo il nostro no a quell’ipotesi. Non vogliamo una seconda pista e Save è bene che lo capisca perché porterebbe alla cancellazione di Ca’ Noghera». Il consigliere comunale Pdl Saverio Centenaro, vicepresidente del Consiglio comunale aggiunge carne al fuoco: «Mi chiedo quando si aprirà con Save, in attesa del metrò e della Tav, il confronto sui 17 milioni di euro bloccati per la nuova viabilità di accesso all’aeroporto, tema su cui ancora non vi è certezza. All’ipotesi seconda pista ho sempre creduto poco, io ho inteso che quell’espansione serve come parcheggio per gli aeromobili. Altrimenti si andrebbe a cancellare Tessera e Ca’ Noghera». E il consigliere di «In Comune», Giuseppe Caccia, torna all’attacco del presidente di Save Enrico Marchi dopo l’interrogazione urgente presentata al sindaco. «E’ stato addirittura un fanatico dell'Alta Velocita' ferroviaria come l'amministratore delegato delle Ferrovie Moretti a riportare con i piedi per terra il presidente di Save spa Marchi. Moretti ha ieri, di fatto, sottolineato come sia tutt'altro che strategico portare la TAV sotto l'aeroporto di Tessera e come il reperimento delle risorse economiche necessarie sia un problema serio».
Per Caccia il tentativo di Save è in realtà quello di «spostare il baricentro della citta' intorno allo scalo. Non solo sarebbe un errore fatale per lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio, con un costo ambientale altissimo. Ma soprattutto tanto fumo intermodale serve a nascondere un più prosaico arrosto a base di una colata di cemento ad uso e consumo della speculazione immobiliare privata».
Mitia Chiarin

mercoledì 26 ottobre 2011

da Gazzettino: La nuova Tav spacca i sindaci

IL GAZZETTINO DI VENEZIA
26 ottobre 2011

MUSILE DI PIAVE Basso: ci stanno mettendo l’uno contro l’altro
La nuova Tav spacca i sindaci


Comuni in allarme: il tracciato "alto" e in tunnel inverte il fronte della protesta
Sul nuovo percorso della Tav si sono invertite le posizioni: esultano i Comuni che non volevano il «tracciato basso» e si disperano quelli che si ritenevano estranei ai binari e invece potrebbero trovarsi la Tav in casa.
Soddisfatto è Gianluca Forcolin, sindaco di Musile, per la richiesta del commissario Mainardi di un progetto di tracciato alternativo, parallelo all'attuale ferrovia e con il passaggio in tunnel dei centri abitati.
«È una soddisfazione per tutti coloro che in questi mesi hanno lavorato per il territorio in modo propositivo e costruttivo - dice -È la vittoria del buonsenso e di tutti noi sindaci che assieme alla Provincia si sono confrontati con la Regione per condividere una scelta così importante. Resta il rammarico per le posizioni demagogiche e strumentali del gruppo di Impegno democratico di Musile che ha portato all'esasperazione infondata molte famiglie, le quali avevano già intrapreso azioni per la vendita di alloggi e terreni a ridosso di quella che ritenevano fosse la linea già decisa della Tav, attraverso Millepertiche e il centro di Caposile. Invece ora si sta dirottando il tracciato sulla linea ferroviaria: questa è la vittoria di un territorio, della politica che lavora per i cittadini e non delle chiacchiere». Non è per nulla soddisfatto, invece, Michele Basso, sindaco di Meolo.
«Non siamo d'accordo su un tracciato a fianco della ferrovia, che danneggerebbe Meolo perché
dovrebbe passare in mezzo al centro abitato - sostiene - Ci sarebbero problemi anche se la Tav, larga quasi 100 metri, fosse realizzata sotto le abitazioni. È preferibile far passare la Tav in zone popolose o invece sarebbe meglio spostarla in aree di campagna? Ancora una volta si stanno mettendo i Comuni l'uno contro l'altro. Spero che il commissario Mainardi faccia un buon lavoro e interpelli i Comuni, valuti i pro e i contro di entrambi i progetti e non si dimentichi di noi».

mercoledì 19 ottobre 2011

Fratelli di TAV

Fratelli di TAV from fratelli di TAV on Vimeo.

il Libro Nero dell'Alta Velocità

Il libro di Cicconi pubblicato online da "Il Fatto Quotidiano"...



Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap1

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap2

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap3

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap4

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap5

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap6

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap6

Il Libro Nero dell'Alta Velocità-cap7

giovedì 14 luglio 2011

«Tav, la Ue non chiede una linea nuova» «Basta l'adeguamento di quella esistente, come ha deciso la Slovenia»

14 luglio 2011
LA NUOVA VENEZIA
Incontro fra alcuni sindaci, i comitati del no e l’europarlamentare tedesca Wils a San Giorgio di Nogaro
«Tav, la Ue non chiede una linea nuova»
«Basta l'adeguamento di quella esistente, come ha deciso la Slovenia»
SAN DONA'. Dall'Unione Europea non c'è alcuna imposizione verso le linee ad Alta Velocità.
Ovvero: Bruxelles lascia sostanzialmente carta bianca a Stati e Regioni di decidere se prevedere un adeguamento delle linee esistenti fino a portarle alla velocità di 200 km orari oppure costruirne di nuove con velocità pari o maggiore ai 250 km orari. Come dire che, nel caso della Venezia-Trieste, non vi sarebbe alcun veto europeo se, al posto della litoranea bassa, si pensasse ad ammodernare la linea attuale. E' il messaggio lanciato da Sabine Wils, eurodeputata tedesca del gruppo Sinistra Unita- Verdi nordeuropei. La Wils, accompagnata da un funzionario europeo della commissione trasporti, ha partecipato nei giorni scorsi a un vertice promosso dai comitati No-Tav che si è tenuto a San Giorgio di Nogaro, nella bassa friulana. L'incontro è stato significativo perché, per la prima volta, ha messo a confronto in un'unica platea numerosi amministratori friulani e veneti. Tra i presenti in sala, anche il sindaco di San Stino Luigino Moro, il consigliere comunale di Quarto d'Altino Gianni Foffano e l'ex consigliere Marco Simionato. L'intervento della Wils ha chiarito che, anche per la Tav Venezia-Trieste, l'Unione Europa potrebbe accettare l'ammodernamento della linea attuale al posto della realizzazione della litoranea bassa. D'altra parte, è stato spiegato, nel Progetto prioritario numero 6 (quello in cui ricade anche la Venezia-Trieste) si parla non a caso di «asse ferroviario», non di linea ad alta velocità. E, al di là della frontiera, gli sloveni avrebbero già optato proprio per la soluzione dell'ammodernamento della linea esistente. Peraltro, la Wils ha sottolineato anche che la definizione Alta Capacità è «un'invenzione» tutta italiana. Infine, è emerso che l'Unione Europea finanzia i fondi per la costruzione di tratte interne appena per il 10% dell'ammontare e solo quando gli Stati interessati dimostrino la copertura finanziaria del rimanente 90%. Cifra che oggi per la Venezia-Trieste non c'è. Nel corso del dibattito si è alzato un coro di voci verso la richiesta di pensare alla sistemazione della linea attuale. «Se l'amministratore delegato delle Ferrovie Moretti dichiara che la Tav da Venezia a Trieste non serve a nulla - è il messaggio - tutti gli amministratori dei Comuni interessati non hanno più scuse per non respingere il progetto».
di Giovanni Monforte

venerdì 13 maggio 2011

IL DOCUMENTO SULLA TAV VENGA APPROVATO DAI CONSIGLI COMUNALI COSÌ POSSONO ESSERE CHIARE TUTTE LE POSIZIONI

IL DOCUMENTO SULLA TAV VENGA APPROVATO DAI CONSIGLI COMUNALI COSÌ POSSONO ESSERE CHIARE TUTTE LE POSIZIONI
Comunicato del 13 maggio 2011

“Il documento elaborato dalla Provincia di Venezia, oltre ad essere sottoscritto dai sindaci, dovrà essere condiviso ed approvato dai Consigli Comunali per far emergere le vere posizioni di PDL e Lega”.
“Il lavoro svolto in questo periodo dalle Amministrazioni, dai comitati, con il coordinamento della Provincia di Venezia è stato interessante e proficuo e ha raggiunto un grande obiettivo: le Amministrazioni non  sono state lasciate sole, ma hanno fatto finalmente squadra.
In questo ultimo mese, è pur vero, si registrano alcune difficoltà nei rapporti Lega Nord- PDL non solo sulla questione TAV, ma anche sulla riforma sanitaria, sui presidi ospedalieri, e sui temi dello sviluppo della nostra area. Condivido il documento della Provincia, ma non vorrei che il risultato fosse condizionato dalle imminenti elezioni. Mi auguro che la Presidente della Provincia e sindaco di San Donà di Piave, come ha dimostrato in molte occasioni e nel suo governo, rimanga ferma su questa posizione”.
Il sindaco di Portogruaro Antonio Bertoncello interviene sul documento predisposto dalla Provincia di Venezia e chiede che questa nuova posizione espressa sul tracciato Tav assuma una forte valenza istituzionale.
“Per salvaguardare un territorio non servono dichiarazioni estemporanee. E’ necessario affermate una forte volontà unitaria e bipartisan. Ciò è possibile verificarlo solo con un dibattito che coinvolga i consigli Comunali e da cui emerga unitarietà di posizioni”.

Link:  http://www.comune.portogruaro.ve.it/news/276/3811/IL-DOCUMENTO-SULLA-TAV-VENGA-APPROVATO-DAI-CONSIGLI-COMUNALI-COSi-POSSONO-ESSERE-CHIARE-TUTTE-LE-POSIZIONI

mercoledì 16 febbraio 2011

APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO A MAGGIORANZA SULLA TAV/TAC - RESPINTO IL PROGETTO PRESENTATO DA ITALFERR

APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO A MAGGIORANZA SULLA TAV/TAC - RESPINTO IL PROGETTO PRESENTATO DA ITALFERR

Comunicato del 16 febbraio 2011 
Una maggioranza consiliare compatta ha approvato un ordine del giorno sul progetto Linea Alta Velocità – Alta Capacità e ha respinto il progetto presentato da ITALFERR. Il Consiglio Comunale ha altresì chiesto che l’Amministrazione Provinciale si faccia attiva e coordini, attraverso un tavolo tecnico, la fase istruttoria delle osservazioni in stretto collegamento con tutte le Amministrazioni locali, riservandosi, solo all’atto della completa presentazione della documentazione necessaria, di esprimere una  preferenza sul progetto. Il Sindaco e la giunta comunale sono incaricati dal Consiglio a chiedere ai proponenti soluzioni progettuali alternative, per mettere il Consiglio nelle condizioni di confrontare le diverse soluzioni, per individuare il tracciato che limiti, per il territorio comunale, al massimo i costi ambientali e sociali dell’opera e di avviare incontri che coinvolgano i cittadini, le associazioni economiche e di categoria e le altre Amministrazioni Pubbliche del Veneto Orientale e del Friuli Occidentale interessate all'opera,  per acquisire tutti gli elementi utili e i contributi necessari ad individuare la soluzione che in termini di costi-benefici, valutati non solo in termini puramente economici, ma anche ambientali e sociali, risulti la più idonea.
Verrà verificato con i Capigruppo Consiliari- ha detto il sindaco Antonio Bertoncello-  se vi è ancora l’interesse e la volontà di proseguire nell’attività della Delegazione paritetica istituita dal Consiglio Comunale. Se non si ravisasse l’opportunità di proseguire con tale delegazione, invitiamo il Presidente del Consiglio Comunale a sollecitare la convocazione delle Commissioni competenti per l’esame della documentazione agli atti e per proseguire l’approfondimento dell’argomento”.
Respinta invece la mozione sulla Tav/ Tac presentata dalle forze di minoranza che chiedeva al Consiglio Comunale di impegnarsi affinché la costruzione della TAV/TAC abbia luogo lungo la litoranea a nord delle spiagge.

Link: http://www.comune.portogruaro.ve.it/news/193/3811/APPROVATO-UN-ORDINE-DEL-GIORNO-A-MAGGIORANZA-SULLA-TAV-TAC---RESPINTO-IL-PROGETTO-PRESENTATO-DA-ITALFERR

martedì 8 febbraio 2011

TAV/TAC - LE CONSIDERAZIONI DEL SINDACO BERTONCELLO SULLA MOZIONE PRESENTATA DA ALCUNI CONSIGLIERI DI MINORANZA

TAV/TAC - LE CONSIDERAZIONI DEL SINDACO BERTONCELLO SULLA MOZIONE PRESENTATA DA ALCUNI CONSIGLIERI DI MINORANZA
Comunicato del 08 febbraio 2011 

Alcuni Consiglieri di minoranza, che pure hanno partecipato alla Delegazione Paritetica Consiliare sui progetti TAV/TAC, in previsione del prossimo Consiglio Comunale hanno presentato sull’argomento una mozione. Chiedono che il Consiglio Comunale si impegni affinché la costruzione della TAV/TAC abbia luogo lungo la litoranea a nord delle spiagge.
Il Sindaco a riguardo ha sottolineato:
”È dal 2003 che si parla di Alta Velocità e Capacità nella tratta Milano Trieste.
ITALFERR ha presentato solo lo scorso dicembre dei progetti preliminari su cui è già difficile esprimersi e su cui la Provincia di Venezia, solo pochi giorni fa, ha sottolineato le problematicità e le difficoltà di formulare osservazioni in tempi brevi ed in assenza di analisi dettagliate.
Come può un Consiglio Comunale esprimere una volontà su un progetto inesistente? Come si possono fare delle valutazioni su tracciati ipotetici?
Sulla base di cosa il Consiglio Comunale può valutare l’impatto ambientale, il rapporto costi-benefici, le analisi geologiche, le previsioni di percorrenza, etc.
Come si colloca l’idea alternativa formulata dai Consiglieri Comunali di minoranza con il fatto che il Friuli Venezia Giulia si è già espresso per un tracciato parallelo all’autostrada A4, al quale il tratto veneto dovrà raccordarsi?
Considerato che i tempi per le osservazioni sulla TAV/TAC saranno prorogati, in base a quanto comunicato dalla Regione Veneto, qual è l’urgenza di trattare una mozione priva di reali contenuti?
Prima vi è stata una forzatura sui tempi, con il rischio di impedire un reale confronto con i cittadini, ora alcuni Consiglieri di minoranza chiedono che il Consiglio Comunale si esprima su un “intento”, su un’”ipotesi”.
Su idee progettuali alternative, che devono però essere concretamente realizzabili, c’è bisogno di un confronto serio, di pari dettaglio.
Siamo seri, non è più tempo di ragionare sul niente.
La TAV/TAC è una infrastruttura che costerà alla collettività milioni di euro, è necessario esprimersi sulla base di dati precisi, di analisi puntuali, che tengano conto prioritariamente della vocazione economica ed ambientale del nostro territorio, anche sulla base dei grandi investimenti infrastrutturali finora effettuati.
Il Consiglio Comunale ha già votato un Ordine del Giorno sull’argomento e la Delegazione Unitaria Paritetica, costituita proprio allo scopo di verificare e monitorare le soluzioni e l’iter progettuale della TAV/TAC, ha iniziato il proprio lavoro.
Come mai i Consiglieri Comunali di minoranza non hanno ritenuto di discutere di ciò nella sede istituzionale costituita a tale scopo?
È molto probabile che siano arrivati dalla Regione Veneto ordini di scuderia. Su scelte così importatati ritengo che Portogruaro debba svolgere un ruolo istituzionale più alto e autonomo, rapportandosi e coordinandosi all’intero territorio.”

Link: http://www.comune.portogruaro.ve.it/news/180/3811/TAV-TAC---LE-CONSIDERAZIONI-DEL-SINDACO-BERTONCELLO-SULLA-MOZIONE-PRESENTATA-DA-ALCUNI-CONSIGLIERI-DI-MINORANZA

mercoledì 26 gennaio 2011

TERMINE PRESENTAZIONE OSSERVAZIONI TAV/TAC - L’AMMINISTRAZIONE CHIEDERA’ UNA PROROGA

TERMINE PRESENTAZIONE OSSERVAZIONI TAV/TAC - L’AMMINISTRAZIONE CHIEDERA’ UNA PROROGA

Comunicato del 26 gennaio 2011
L’Amministrazione Comunale di Portogruaro intende chiedere, come già annunciato alle Commissioni Consiliari competenti, la proroga dei termini per l’emissione del parere sul progetto Tav- Tac presentato da RFI.
“Le osservazioni al progetto dovrebbero essere presentate per metà febbraio- ha detto il sindaco Antonio Bertoncello- ma l’iter di coinvolgimento dei Comuni sul progetto è in forte ritardo. Per questo chiederemo alla delegazione paritetica, appositamente costituita a Portogruaro, con il compito di seguire il coordinamento del progetto, e il confronto, di farsi parte attiva nel chiedere un rinvio peraltro già formalizzato da altri Comuni agli enti competenti”.
La delegazione consiliare paritetica è stata costituita per verificare e monitorare le soluzioni e l’iter progettuale della TAV/TAC al fine di perseguire gli indirizzi consiliari, approvati dal Consiglio Comunale del novembre scorso.
Nel frattempo sono arrivate alcune osservazioni al progetto preliminare da parte dell’Unione Industriali di Pordenone, in fase di valutazione,  dove viene espressa condivisione per il tracciato parallelo all’A4, e si sottolinea l’importanza dell’interconnessione del pordenonese all’ infrastruttura, carente nel progetto, per la quale si chiede che la stessa sia colmata perché “compatibile con il progetto generale e funzionale all’ottimizzazione del traffico ferroviario locale delle merci e dei passeggeri”.

Link: http://www.comune.portogruaro.ve.it/news/168/3811/TERMINE-PRESENTAZIONE-OSSERVAZIONI-TAV-TAC---L-AMMINISTRAZIONE-CHIEDERA-UNA-PROROGA

giovedì 20 gennaio 2011

TAV-TAC LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI PORTOGRUARO

Comunicato del 19 gennaio 2011

TAV-TAC LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI PORTOGRUARO
“Sembra che sulla questione TAV tutto sia coperto da una apparente calma, ma così non è: la Provincia di Venezia, ad oggi, non ha svolto il ruolo di coordinamento che gli è stato affidato dalla Regione, non ha convocato i Comuni interessati dal tracciato, e su questo c’è una forte responsabilità politica della Lega provinciale e regionale, perché- non dimentichiamo- il presidente della Regione è Zaia”.  
Il sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, interviene sulla questione Tav per l’importanza del tema e per comunicare le nuove iniziative intraprese da Portogruaro.
“Abbiamo istituito, come previsto dall’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale sulla TAV, una delegazione comunale paritetica per verificare e monitorare le soluzioni e l'iter progettuale della TAV/TAC al fine di perseguire gli indirizzi consiliari. Il 25 gennaio si riuniranno la prima e quarta commissione consiliare per la presentazione del progetto preliminare presentato da Italfer, continueremo a trovare il collegamento dei rapporti con le Amministrazioni e le Associazioni economiche del Pordenonese. Questa intuizione di ricercare per primi il collegamento con il vicino Friuli è stata riconosciuta dallo stesso assessore alla mobilità della Regione Friuli, Riccardo Riccardi”, ha detto il sindaco Bertoncello.
“Vorrei però che si potessero superare tutte le dichiarazioni, le prese di posizione, per mettere un punto fermo sulla questione- ha chiesto il sindaco Bertoncello- Vorremo avere la possibilità di trovare un tavolo comune dove poter discutere dello sviluppo della Venezia Orientale legato all’infrastruttura e conoscere e approfondire insieme le opzioni presenti sul territorio. E’ indubbia la necessità dello spostamento dei tempi, perché ad oggi le istituzioni non sono state minimamente coinvolte e su questo la presidente Zaccariotto e il presidente Zaia dovranno dare risposte  ai cittadini e a tutti i sindaci”.

Link: http://www.comune.portogruaro.ve.it/news/164/3811/TAV-TAC-LE-INIZIATIVE-DEL-COMUNE-DI-PORTOGRUARO