sabato 30 marzo 2013

Diciamolo, la Tav non serve. I soldi nei trasporti locali

30 marzo 2013
IL CORRIERE DEL VENETO
L'INTERVENTO
Diciamolo, la Tav non serve. I soldi nei trasporti locali
Non è strano che io sia andata in Val di Susa come parlamentare del Pd, ma che non ci sia venuto tutto il Pd
Non è strano che io sia andata in Val di Susa come parlamentare del Pd, ma che non ci sia venuto tutto il Pd. La politica ha il compito di ascoltare i tecnici, valutare e poi decidere. Ma se la direzione è sbagliata, bisogna avere il coraggio di cambiare idea e di correggere la rotta. Da parte mia l'opposizione alla Tav non è affatto pregiudiziale e nemmeno dettata da motivazioni ambientaliste. Perché sarebbe troppo facile. Si tratta semplicemente di un progetto antieconomico, bocciato ormai da molti esperti di trasporti. Il costo non vale la candela e non possiamo permetterci di comprare a rate una Ferrari che ci verrà consegnata nel 2040 quando oggi abbiamo una bicicletta con le gomme sgonfie. Ovvero non abbiamo le risorse per finanziare il trasporto pubblico locale, la metropolitana di superficie, le linee per i nostri pendolari o i poli della logistica, alias non possiamo permetterti voli pindarici quando non c'è il necessario.
Che ci siano dei colli di bottiglia sui quali intervenire è evidente a tutti. Con il risultato di accelerare il trasporto merci e di rendere funzionale delle tratte di collegamento fin da subito. Senza aspettare trent'anni per avere, come nel caso di Modane e del Frejus, una canna-galleria senza collegamenti idonei. Che le reti attuali siano sottoutilizzate - nel caso del Piemonte sono al 20/25% del potenziale di trasporto con soli 7milioni di tonnellate all’anno rispetto alle 23 possibili - è altrettanto evidente. Per cui c'è da invertire una tendenza all'incremento del trasporto su gomma e da saturare le linee esistenti prima di farne delle nuove, finanziandole con soldi che, oggi, non ci sono... Anche l'ammodernamento delle tratte esistenti può essere finanziato dall'Unione Europea, dunque di cosa stiamo parlando quando si blatera di perdere i finanziamenti Ue? In questi giorni anche Bartolo Mainardi, il commissario del Pdl per l'Alta velocità-Alta capacità nel Veneto orientale, ha preso atto, con molta onestà intellettuale, della necessità di un ripensamento sulle grandi opere.
In considerazione delle attuali disponibilità finanziarie, anche secondo lui serve un rinvio di almeno 30 anni del progetto della Tav nel Nordest: «Da Verona a Trieste ci vogliono poco meno di 12 miliardi di euro, dove andiamo a prenderli? Meglio ristrutturare le linee ferroviarie esistenti», afferma. Anche in questo caso, come in Piemonte, la linea ferroviaria fra Padova e Verona è utilizzata solo al 58% e quella fra Venezia e Trieste al 40% e l'attuale sistema del doppio binario da Verona a Trieste è utilizzato solo per metà. Dei tredici progetti europei per l'Alta velocità nessuno è funzionante. Il costo del corridoio dal confine francese a quello sloveno prevede costi di progetto di quasi 25 miliardi di euro. Ma se i soldi non ci sono (e non ci saranno per un bel po') è molto più conveniente e funzionale mettere a nuovo le tratte esistenti con un raddoppio delle linee ed un’accelerazione del sistema esistente. Insomma, dalla Val di Susa a Trieste, la ragione sembra farsi strada. Oltretutto con buona pace per le grandi opere, la manutenzione del territorio e l'investimento sulle reti esistenti e non, a scopo trasporto merci e passeggeri, produce una maggiore occupazione pari a 16.000 lavoratori per ogni miliardo investito, contro i 1.000/1.500 delle grandi opere su pari importo investito. Il Territorio, la crisi occupazionale e i cittadini chiedono ragionevolezza.
Laura Puppato
*Parlamentare Pd

Link:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2013/30-marzo-2013/diciamolo-tav-non-serve-soldi-trasporti-locali-212421296177.shtml

venerdì 15 marzo 2013

DISPONIBILI A INCONTRARE IL SINDACO BERTONCELLO

Al Sindaco di Portogruaro 
Sig. BERTONCELLO Antonio

Oggetto: Incontro con il “gruppo No Tav Portogruaro”.
In riferimento al Vostro comunicato pubblicato nel sito www.comune.portogruaro.ve.it, vorremmo ringraziarLa anticipatamente per la Sua cortese disponibilità ad incontrare il gruppo No Tav Portogruaro. 
A tal proposito accettiamo di buon grado la Sua proposta. 
Attendiamo fiduciosi le Vostre disponibilità rimanendo quindi in attesa di un Vostro riscontro.

Annarosa Falcomer 
GRUPPO NO TAV PORTOGRUARO 
Portogruaro, 15 Marzo 2013


TAV: POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CHIARA E DEFINITA 
Comunicato del 11 marzo 2013
La posizione dell'Amministrazione Comunale sulla Tav è nota, definita, comunicata e fatta conoscere a tutti i cittadini. Già nel mese di giugno del 2012, infatti, il Consiglio Comunale di Portogruaro (con 20 voti favorevoli e 1 contrario) si è detto contrario al tracciato “litoraneo” della Tav e favorevole alla proposta del Commissario Straordinario Bortolo Mainardi di potenziamento della linea ferroviaria Venezia -Mestre.
E' una posizione che ha raccolto il massimo dei consensi e che è stata preceduta da numerosi momenti di coinvolgimento e di confronto. Tutto questo è stato più volte ribadito.
Nuove polemiche sulla questione non pare abbiano motivo di esserci. Né pare ci siano per ora novità da affrontare. Tanto più che le posizioni dell'Amministrazione sembrano coincidere con quelle espresse in altre occasioni dal gruppo No Tav.
In ogni caso siamo disponibili ad incontrare il Gruppo No Tav per ribadire posizioni conosciute e che sembrano comuni.
Lo faremo, se il gruppo è d'accordo, verso fine marzo, al termine dei nove incontri pubblici promossi dall' Amministrazione Comunale con la formula del “question time” , dove sono i cittadini ad avere la parola. Incontri che sono apprezzati dai cittadini e che finora hanno avuto una significativa partecipazione.
Questi incontri sono la dimostrazione più evidente che l'Amministrazione Comunale da sempre ha inteso e continua a sviluppare il confronto e la partecipazione dei cittadini sui temi di attualità e sulle questioni rilevanti per la città.

domenica 10 marzo 2013

Manifestazione dei No Tav «Un progetto senza senso»

10 marzo 2013
LA NUOVA VENEZIA
Manifestazione dei No Tav «Un progetto senza senso»
PORTOGRUARO. Quello che i cittadini non sanno sulla Tav che invece dovrebbero sapere. Questo quanto emerso ieri mattina dalle richieste di chiarimenti della gente che, nonostante il tempo inclemente, ha affollato il gazebo del comitato No Tav in piazza della Repubblica. Sono state distribuite numerose copie del filmato sulle proposte di tracciato del Tav «dalla laguna al Lemene» sulle quali, secondo quanto ha più volte detto il comitato, nessun sindaco ha saputo dimostrare con dati e studi alla mano, l'utilità dell'opera. Le analisi del comitato puntano invece il dito verso una spesa sproporzionata (600 milioni) per rendere più moderna la linea Mestre-Portogruaro, senza avere una proiezione di futuro utilizzo per il trasporto merci. «Inoltre», dicono dal comitato, «visto che il nostro teritorio è interessato da trasporti regionali, che il decantato Corridoio 5 non c'è più, tanto che Portogallo ed Ucraina hanno rinunciato ai loro percorsi, che l'attuale linea ferroviaria è sotto utilizzata, che senso ha far passare per Tav una semplice aggiunta di due binari normali alla linea storica, ben sapendo che in nessuna linea ferroviaria ad alta velocità è mai transitato un treno merci?». (g.p.d.g.)

Link: 


sabato 9 marzo 2013

SESTA RICHIESTA COSTRUZIONE TAVOLO TECNICO E PARTECIPAZIONE CITTADINA



GIORNATA DI MOBILITAZIONE NO TAV A PORTOGRUARO, SAN DONA' E MARGHERA

NO TAV DALLA LAGUNA AL LEMENE
SABATO 09 MARZO 2013

FERMATE A:
PORTOGRUARO - ore 09:00 zona Piazza della Repubblica
SAN DONA’ . ore 09:30 zona pedonale corso Trentin
MARGHERA . ore 20:30 concerto Afterhours al Centro Sociale Rivolta

Pronte per la distribuzione gratuita oltre 1000 copie del filmato “Il Tav: dalla Laguna al Lemene. Venezia-Portogruaro 25:41min" e molto altro materiale informativo.
Sul panorama Tav dominano confusione, disinformazione e un castello di bugie.
La maggioranza delle Amministrazioni dei Comuni interessati dal progetto Tav Venezia-Portogruaro hanno perplessità legate non al merito dell'opera ma al tracciato, fino a oggi però, nessun Sindaco ha ancora saputo dimostrare con dati e studi l’utilità dell’opera.
 “E’ un’opera fondamentale per il Veneto, per il suo collegamento all’Europa, per la mobilità delle persone, delle merci, è un’opera che ci renderebbe più moderni e competitivi” (tipico slogan pro-Tav)

Dati e numeri del progetto rivelano una realtà ben diversa:
- Con 600 milioni si renderebbe più moderna l'attuale tratta Mestre-Portogruaro-Cervignano, ora utilizzata per solo il 40% della sua potenzialità prevedendo anche la nuova bretella da Mestre all'aeroporto Marco Polo
- L'attuale linea ferroviaria Venezia- Trieste consente fino a Portogruaro velocità massime di 150 km/h e con adeguati interventi tecnologici, tale limite può essere aumentato.
- Non esiste nessun dato ufficiale o studio imparziale che possa dimostrare su base scientifica, la reale consistenza della domanda di trasporto merci sulla direttrice in questione fra 15-20 anni
- La risposta più adatta alle richieste del territorio porta il nome di Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR). Nel nostro territorio la domanda è orientata su servizi regionali e non su servizi a lunga percorrenza.
- Il favolistico Corridoio 5 non esiste più. Ucraina e Portogallo hanno ufficialmente rinunciato alle loro tratte TAV
- La linea ferroviaria attuale è sottoutilizzata.
- E’ in atto il tentativo di far passare il tracciato TAV in affiancamento alla linea storica come una semplice aggiunta di due “normali” binari.
- In nessun paese del mondo, Italia compresa, in cui siano attive linee ferroviarie ad alta velocità, è mai passato un merci
- La faraonica spesa pubblica portata avanti dal TAV ha fatto si che per realizzare solo una parte del Progetto TAV in Italia, siano stati spesi o impegnati oltre 90 miliardi di euro, tutti usciti o che usciranno dalle casse pubbliche, cioè dalle tasche dei cittadini
- Le direttive dell'Unione Europea non citano la necessità di costruire linee ad Alta Velocità, bensì richiedono il miglioramento/adeguamento delle infrastrutture al fine di accrescere il traffico ferroviario per ottimizzare e facilitare lo spostamento di persone e di merci all'interno del territorio Europeo

Sabato 9 Marzo sarà una giornata di mobilitazione informativa per far cadere il muro di censura che non permette ai cittadini di avere opinioni documentate sul progetto TAV Venezia-Portogruaro.
Vi aspettiamo nelle “Stazioni No Tav” di Portogruaro, San Donà e Marghera!


NO TAV VENEZIA-MESTRE         
NO TAV SAN DONA’         
NO TAV PORTOGRUARO
per info: cell. 346.945.51.67 /  cell. 349.836.17.24 / controlatav@libero.it


Volantini distribuiti durante la mobilitazione: