domenica 10 novembre 2013

Elettrificazione «opera strategica»

IL MESSAGGERO VENETO
10 novembre 2013
Elettrificazione «opera strategica»
La Regione preme sul governo nazionale per potenziare la tratta ferroviaria Casarsa-Portogruaro
SAN VITO. Da San Vito si preme per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Casarsa-Portogruaro, secondo la filosofia che il potenziamento delle infrastrutture deve essere più che mai all’ordine del giorno per favorire la competitività in un periodo di grave crisi: emergono anche indiscrezioni secondo le quali la Regione avrebbe inserito l’elettrificazione della tratta tra le opere di cui chiede finanziamento allo Stato, per la loro funzione strategica. A San Vito l’obiettivo elettrificazione è inseguito – per quanto possibile, considerando le competenze – sin dalla fine degli anni Novanta e negli ultimi anni il pressing, in certi momenti, si è intensificato, contando soprattutto sullo sviluppo dell’Alta capacità e Alta velocità Venezia-Trieste, ma anche – trovando una sponda nella Regione Veneto – del corridoio Adriatico-Baltico.
A che punto siamo? Ufficialmente ancora non sembra muoversi nulla, anche se – indiscrezioni degli ultimi giorni – fonti autorevoli avrebbero riferito che la Regione chiederebbe fondi, tra le altre opere strategiche, pure per l’elettrificazione della Casarsa-Portogruaro. Una cosa è certa. A San Vito si conta di premere ancora di più per questa infrastruttura. Al sindaco, Antonio Di Bisceglie, piacerebbe nascesse una sorta di comitato, composto da soggetti politico-istituzionali, economici e altri portatori di interesse, che si adoperi per «produrre iniziative, pressioni, azioni tali che si mettano i ferri in acqua per raggiungere il risultato – afferma il primo cittadino – prendendo in considerazione anche progetti di finanza o privati che possano intervenire per l’elettrificazione». Un’opera che si ritiene strategica, a San Vito, nell’ambito dei collegamenti con le linee ferroviarie principali, soprattutto quelle ancora da sviluppare, per favorire non soltanto il traffico di passeggeri, ma anche quello delle merci, con un occhio alla zona industriale sanvitese e pure al resto della provincia, per la quale la tratta rappresenta l’unica possibilità di collegamento con la Tav.
«Enti locali, Regione e altri soggetti devono adoperarsi in tutte le maniere a favore della competitività delle nostre imprese – osserva Di Bisceglie –. Infrastrutture, energia e altri aspetti favoriscono il manufatturiero. Oggi c’è bisogno di avviare una serie di interventi straordinari. Quando si va a sbloccare il percorso della Venezia-Trieste dobbiamo fare passare la proposta di ritenere l’elettrificazione della Casarsa-Portogruro come parte integrante del Corridoio V e del corridoio Adriatico-Baltico. Proposta che è già inserita nei programmi sia della giunta regionale sia di quella comunale». E parlando di “azioni” in tal senso, può rientrare nella categoria anche il patrocinio del Comune di San Vito, deliberato dalla giunta, «al convegno – riferisce Di Bisceglie –, promosso dal Lions, che si terrà il 16 novembre, dalle 10 alle 12.30, nella sala Rufino Turranio a Concordia Sagittaria, incentrato su “Infrastrutture, beni naturali e paesaggio dal passato al presente”, che vedrà la relazione di Bortolo Mainardi (commissario straordinario per la Tav Venezia-Trieste) e sarà moderato dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier. Dobbiamo creare una forte alleanza, cui sta già lavorando la presidente Serracchiani, tra enti locali e regionali di Friuli e Veneto».
Andrea Sartori