lunedì 8 novembre 2010

da Gazzettino: Tav, a rischio i vigneti del Lison

IL GAZZETTINO DI VENEZIA
8 novembre 2010
Tav, a rischio i vigneti del Lison

I binari della Tav bypasserano la stazione dei treni di Portogruaro per correre affiancati a sud
dell’autostrada che sarà agganciata tra Loncon e Lison, attraversando la zona dei vigneti doc per correre poi tra gli abitati di Summaga e Pradipozzo e prendere in pieno il bosco di Alvisopoli, oasi del Wwf. Tanto si è finora discusso, e polemizzato, sulle diverse altezze del cosiddetto tracciato sublitoraneo in zona di bonifica che è stata tralasciata la parte più orientale del tracciato in terra veneta. E anche qui, nonostante attraversi una fascia già compromessa dalla stessa autostrada non è che non si possano creare problemi. In particolare nell’attraversare i pregiati vigneti doc di Loncon e Lison. Proprio per questo Legambiente del
Veneto Orientale dopo aver organizzato incontri e promosso comitati nel Sandonatese ora passa nel Portogruarese. Per mercoledì, alle ore 20.45, all’oratorio parrocchiale di Lison ha organizzato un incontro sul tema «Lo sa i che anche Lison – Pradipozzo – Loncon Summaga saranno attraversate dal treno ad alta velocità?». Di converso viene risparmiato il centro di Portogruaro visto che sembra proprio escluso che la Tav si affianchi alla linea ferroviara Venezia-Trieste per attraversare il capoluogo in prospettiva di una fermata. A questo proposito interviene Pietro Rambuschi, consigliere comunale del Pdl, esperto in strade ferrate, visto il suo ruolo di ex funzionario di Trenitalia. «Per fugare molte perplessità in merito alla Tav –
spiega – bisogna sapere che il progetto dell’alta velocità ferroviara non ha mai previsto la fermata a Portogruaro, perché i treni in partenza da Mestre effettueranno la prima fermata a Trieste; la Tav, una volta ultimata, incrementerà anche la capacità di tutto il sistema ferroviario (alta capacità) per i treni merci; nel primo tratto, da Mestre a Portogruaro, l’affiancamento alla costruenda terza corsia autostradale non è possibile perche comporterebbe l’abbattimento di oltre 2.500 immobili da ricostruire, per far posto ai nuovi binari, con costi elevatissimi».