IL MESSAGGERO VENETO
01 ottobre 2013
Tariffe e nuovo piano finanziario Scommessa per la terza corsia A4
di Laura Pigani
TRIESTE La terza corsia dell’A4 e la Tav sono
opere indispensabili e vanno realizzate. Parola della presidente
della Regione Debora Serracchiani che, ieri a Trieste, nell’ambito della
riunione congiunta della I commissione (investimenti strategici) e
IV (infrastrutture), ha riferito sugli interventi strategici
riguardanti le infrastrutture del Fvg. La terza corsia dell’A4 La
presidente ha confermato che vuole realizzare l’opera («strategica non
solo per il Fvg, ma anche per il Nordest, l’Italia e l’Europa»),
asserendo di voler «appesantire» Autovie con maggiori obbligazioni
contrattuali, in maniera tale che il valore di indennizzo – che sarà a
base d’asta della gara alla scadenza della concessione, nel 2017 –
risulti il più alto possibile. «Sono d’accordo con quanto detto
dalla presidente – ha commentato il consigliere del Pdl Riccardo
Riccardi –, finalmente ha preso atto di quello che noi abbiamo
detto per ben 5 anni. Questa è l’unica strada da percorrere. L’atto
aggiuntivo da noi fatto nel 2012, infatti, diceva che se la gara va
deserta, Autovie prosegue la sua attività. E per fare questo
bisogna che il livello di indennizzo posto a base d’asta sia il più alto
possibile e quindi bisogna caricare la società di tutte le opere».
Un intervento, questo, che inciderà anche sul portafoglio degli
automobilisti, dal momento che Autovie, per rientrare, dovrà
necessariamente ritoccare all’insù i pedaggi. L’intero piano
economico-finanziario per la terza corsia dell’A4 sarà aggiornato entro
la fine dell’anno. Sul fronte risorse, oltre ai 160 milioni di euro
previsti dal Governo nel decreto del “Fare”, è stato firmato un
contratto di finanziamento con la Cassa depositi e prestiti per 150
milioni di euro. «Queste due risorse – ha sottolineato Vittorino
Boem, consigliere del Pd e presidente della IV commissione –, unitamente
a un’eventuale revisione progettuale con abbattimento dei costi
rendono la terza corsia un progetto più fattibile». La polemica Critico
il commento dell’ex governatore Renzo Tondo (Gruppo misto) : «Sulla
terza corsia – commenta – la giunta Serracchiani, dopo tutte le
critiche e le accelerazioni promesse in campagna elettorale, sembra
essersi fermata nella piazzola di sosta». Il presidente della
coalizione di centrodestra in Consiglio ha aggiunto: «Andando oltre il
gioco delle parti che la Serracchiani continua a mettere in scena, i
fatti dicono che, al momento, le uniche attività che procedono sono
quelle avviate dalla mia giunta, inclusa l’attività commissariale
che resta l’unico strumento per poter continuare a far progredire
l’opera. Fa piacere – ha concluso Tondo – vedere come la
Serracchiani si sia ricreduta sulla figura del commissario dato
che, da male estremo e inutile, sta diventando lo strumento costante
della sua azione». Critiche che non piacciono a Boem, che subito ha
replicato: «Altro che fermi alla piazzola di sosta: è solo grazie
all’impegno costante della giunta Serracchiani che la terza corsia
oggi è più vicina. Se avessimo lasciato la guida a Tondo e Riccardi
saremmo rimasti senza benzina». Secondo Boem, infatti, la giunta
Serracchiani è «tutt’altro che immobile. Ha lavorato con tenacia
per rendere la realizzazione dell’opera una possibilità concreta,
coinvolgendo lo Stato nel suo finanziamento e rivedendo l’intero
progetto, con l’obiettivo di mantenere tutte le opere previste e ridurne
il costo». La Tav Nel corso dell’audizione, è stato affrontato
anche il tema della Tav. «La Regione – ha detto la presidente – non
ha mai messo in dubbio l’opportunità di realizzare l’opera». Per
fare chiarezza sul tracciato, la Regione ha chiesto di convocare un
tavolo al ministero delle Infrastrutture, coinvolgendo accanto al
Fvg anche il Veneto, il commissario e Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Si è parlato del progetto del 2010, bocciato da alcuni sindaci, e
della prospettiva di raddoppiare la rete ferroviaria esistente. «A
questo proposito – ha fatto sapere Riccardi – ho chiesto che mi
venga riferito l’impatto che tale potenziamento avrebbe: quante case
si devono buttare giù?». Gli altri nodi La Regione punta ad accelerare
la soluzione del “nodo” di Udine, di quello del bivio di San Polo a
Monfalcone con il collegamento al porto, l’accesso al porto di Trieste
(Campo Marzio) e la velocizzazione dell’attuale tracciato
Trieste-Venezia, per la quale il Governo ha stanziato 30 milioni. Opere -
ha precisato la presidente - che possono essere realizzate «a
prescindere dalla linea Alta velocità/Alta capacità, con la quale
sono comunque compatibili».