IL PICCOLO
22 ottobre 2013
Moretti: subito la Tav da Milano a Venezia
VENEZIA «La priorità è completare la Tav Milano-Venezia a nord e
la Napoli-Bari a sud. Chi sostiene come prioritario il corridoio
Adriatico-Baltico sono altri, non io»: Mauro Moretti, amministratore
delegato di Trenitalia, intervenuto a un convegno sulle politiche
dei trasporti a Venezia, detta la linea sull’alta velocità e si mostra
scettico sulla politica dei corridoi transeuropei nella quale crede
molto invece Bruxelles.Una strategia che di fatto esclude ancora una
volta il nodo di una linea veloce da Venezia a Trieste. Il Corridoio
Baltico Adriatico si estende dal Nordest (Bologna-Ravenna), a
salire verso i porti di Venezia, Trieste e Capodistria, quindi verso
Graz, Vienna, Bratislava, per divaricarsi in Polonia verso il porto
di Stetino e dall’altro lato verso Gdansk e quindi più a Nord fino ai
Paesi Baltici. Secondo Moretti nella nuova legge di stabilità
varata dal governo «ci sono sicuramente fondi per la Tav», anche se –
puntualizza – deve ancora «ancora vedere i documenti». L’Italia
insomma può fare da sola e l’ad di Trenitalia è convinto non solo
che questa sia la scelta giusta ma che ci siano anche le possibili
coperture finanziari. Per l’ad di Trenitalia negli investimenti per
i trasporti la logica dev’essere quella che garantisce i risultati
migliori. «Chiedere infrastrutture per fare tutto è semplice, ma un
paese che magari ha seicento abitanti deve capire che non può avere
una sua fermata del treno. E siamo alla follia pura se pensiamo ad un
aggancio ferroviario per tutti gli aeroporti», ha aggiunto. Moretti
si è anche aoffermato sul problema rovente del sovraffollamento sui
treni: «Occorrono più risorse - ha affermato- perché i treni sono
pochi e, allo stato delle cose, non possiamo fare miracoli, ma solo
cercare di garantire la massima efficienza E poi ci vuole una
programmazione omogenea delle linee, perché qualche sfilacciatura
indubbiamente c'è, anche se occorre tempo per una programmazione dei
servizi a medio-lungo termine». Per mantenere in equilibrio il
settore dei trasporti in Italia bisogna recuperare «quella normalissima
cosa in base alla quale chi usa un servizio ne paga il prezzo», ha
detto. «Quante aziende di trasporto stanno in piedi oggi in Italia?
- ha chiesto retoricamente Moretti alla platea di imprenditori - Non vi
sembra che ci sia un problema di rapporti tra servizi e
infrastrutture? Voglio dire questo perché altrimenti non sta in piedi
niente, altrimenti non ci salviamo». Il manager delle ferrovie ha
detto di attendersi passi avanti positivi dalla nuova Autorità dei
trasporti: «Auspico che l'Autorità dei trasporti abbia molta più
forza per poter parlare e dettare le regole a cui conformarci». pcf