sabato 22 marzo 2014

No al tracciato basso Pressing su Roma

LA NUOVA VENEZIA
22marzo2014
alta velocità contestata
No al tracciato basso Pressing su Roma 
PORTOGRUARO. «Il proseguire dell’iter sul tracciato basso dell’Alta Velocità-Alta Capacità, che all’inizio sembrava dovuto a un semplice difetto di comunicazione tra il dissenso del territorio e le informazioni recepite dal ministero, ora assume contorni inquietanti. Una nuova linea, che andrebbe a incidere sulla gronda lagunare, avrebbe effetti devastanti sull’ambiente». È sconcertato il presidente della conferenza dei sindaci, Andrea Cereser, di fronte alla conferma che sul tavolo della commissione ministeriale di impatto ambientale (Via) c’è tuttora solo il progetto preliminare del tracciato litoraneo della Tav. La notizia è arrivata dal sottosegretario De Caro, che ha chiarito che il percorso alternativo in affiancamento alla linea esistente è ancora allo stadio di studio di fattibilità. «Il ministero interrompa l’istruttoria del progetto sul tracciato basso», è l’ennesimo appello di Cereser, «e Rete Ferroviaria Italiana elabori un progetto di tracciato diverso, valutando innanzitutto il potenziamento dell’attuale linea, come richiesto da anni dagli enti locali».
Oggi il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sarà a Mestre per parlare di porto, aeroporto e infrastrutture. «Il pericolo non è scampato. In vista della visita di Lupi», aggiunge il consigliere regionale Bruno Pigozzo (Pd), «è indispensabile fare quadrato e quindi che anche gli esponenti del centrodestra veneto facciano sentire la loro voce per esigere rispetto e massima trasparenza delle procedure». Ma sulla Tav è la Lega a riaccendere le polemiche tra gli schieramenti.
«Il governo si muova per il nuovo progetto come proposto dal commissario Mainardi», attacca il deputato leghista Emanuele Prataviera, «da quanto il Pd è al governo in maggioranza prima con Monti, poi Letta e ora Renzi, questa richiesta è stata congelata».
Giovanni Monforte