sabato 19 ottobre 2013

Tav, 5 sindaci contro il potenziamento

IL MESSAGGERO VENETO
19 ottobre 2013
Tav, 5 sindaci contro il potenziamento
«L’impressione è che il tavolo dei sindaci, nato per risolvere le problematiche di parte del territorio, si sia trasformato in uno strumento di pressione per giungere ad una revisione totale del tracciato, con l’obiettivo di realizzare prima il potenziamento e poi il quadruplicamento della linea esistente»: è quanto rimarcano, riferendosi alla Tav, i sindaci di Latisana (Benigno), San Giorgio (Del Frate), Palazzolo (Bordin), Muzzana (Gallo) e Precenicco (Occhilupo). Ebbene, le nostre amministrazioni - si legge in una nota congiunta - e i territori da noi amministrati non condividono assolutamente questa posizione. Per noi vi è un punto fermo: il progetto Rfi del 2010. Si tratta di un tracciato che ha ottenuto il consenso di pressoché tutte le amministrazioni comunali interessate e che sta seguendo il proprio iter a Roma. Si tratta di un punto di partenza, ma anche di un punto di arrivo, nel senso che se siamo disponibili a valutare e sostenere accorgimenti tecnici e ingegneristici idonei a superare le problematiche che coinvolgono parte del territorio, altrettanto non lo siamo a ripartire da zero in una visione di quadruplicamento della linea storica». «Le nostre popolazioni - affermano i cinque sindaci - hanno avuto modo, in questi anni, di assimilare e accettare il tracciato 2010. In alcuni casi non è stato semplice e abbiamo preso atto con orgoglio di un alto senso di responsabilità da parte dei nostri concittadini. Non si può svilire il lavoro di tre anni e ripartire da zero, dimenticandosi che nei nostri comuni vi è stata una forte urbanizzazione lungo il tracciato della linea storica. Un suo quadruplicamento significherebbe demolizione di case e di attività, sventramento dei paesi e deterioramento ambientale. Senza considerare problematiche tecniche ad oggi insormontabili quali il quadruplicamento della linea storica in prossimità dell’attraversamento del Tagliamento a Latisana e le relative conseguenze in termini di sicurezza idraulica che ciò comporterebbe per l’intera cittadina. Pertanto - conclude la nota - ribadiamo con fermezza la posizione nostra e delle nostre amministrazioni: pieno sostegno al progetto Rfi 2010 e contrarietà assoluta ad un’ipotesi di quadruplicamento della linea storica. Chiediamo al presidente della Regione di fugare ogni dubbio e di sostenere pubblicamente questa posizione».