martedì 22 ottobre 2013

Altolà di Ca’ Farsetti al piano della Regione sulle grandi opere

LA NUOVA VENEZIA
22 ottobre 2013
Altolà di Ca’ Farsetti al piano della Regione sulle grandi opere

Ordine del giorno del consiglio comunale contro Tav, grandi navi, seconda pista del Marco Polo e sublagunare
di Alberto Vitucci
Il Pat del Comune ha bocciato la sublagunare, le Grandi navi «incompatibili» in bacino San Marco, la Tav in gronda lagunare e la seconda pista dell’aeroporto di Tessera. Il Ptrc della Regione – Piano territoriale di coordinamento– li ha reinseriti. Atto della giunta Zaia in questo in continuità con la politica seguita fino al 2010 dalla giunta regionale guidata da Galan. Ma due Piani urbanistici non possono prevedere realizzazioni in contrasto. Soprattutto quando il territorio interessato ha già detto «no».
Così ieri sera il Consiglio comunale ha approvato a larga maggioranza (contrari solo il Pdl, Fratelli d’Italia e i Cinquestelle, Udc usciti dall’aula) un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a presentare alla Regione un’osservazione in questo senso. Chiedendo che la volontà della città sia rispettata. Proposta del capogruppo Pd Claudio Borghello, sostenuta da tutta la maggioranza con i socialisti, Italia dei valori, Federazione della sinistra, lista “In Comune”, la Lega non ha votato.
«Abbiamo respinto l’imposizione regionale», dicono soddisfatti Borghello e Beppe Caccia. E si profila un duro scontro. I nodi riguardano tutti grandi opere. A cominciare dalla contestata sublagunare, più volte bocciata anche in sede tecnica, adesso resuscitata con l’idea di allungarne il percorso addirittura fino a Chioggia. «Un disastro», secondo le associazioni per la difesa del territorio, «ultimo colpo a una città già stravolta da milioni di turisti l’anno». Sublagunare e Alta velocità con il percorso che per il Comune non deve passare per la gronda lagunare. Poi ci sono le grandi navi, che il Pat ha chiesto di escludere dalla laguna. E la terza pista dell’aeroporto, contestata dal Comune. Tutto rimesso dentro dal nuovo Ptrc. Che adesso il sindaco su mandato del Consiglio comunale dovrà chiedere di modificare.
Consiglio dedicato alle mozioni quello di ieri. Qualcuna datata e vecchia di due anni. Si è parlato delle «inefficienze dei vigili urbani» nel campo dell’ordine pubblico e dei controlli, proposta di Raffaele Speranzon. Tema che sarà ora approfondito in commissione: secondo Pd e In Comune la polizia urbana dovrebbe essere impiegata maggiormente nel controllo di plateatici, moto ondoso, abusi edilizi. Per Fratelli d’Italia e anche per i Cinquestelle la situazione dell’ordine pubblico a Mestre richiede un massiccio intervento di vigili.
Protesta infine di Sebastiano Bonzio (Federazione della sinistra) contro la gara bandita da Actv per affidare il servizio di reception e accesso alle sedi aziendali all’esterno. 500 mila euro di spesa che in tempo di «spending review», scrive il consigliere in una interrogazione inviata al sindaco e all’assessore Bergamo, «risultano incomprensibili. Perché invece non utilizzare i propri lavoratori inidonei?» Risponde Actv: «Il bando è del marzo scorso emesso dalla gestione precedente dell’azienda, il 9 ottobre è stato pubblicato il capitolato. Ma abbiamo deciso di prorogare di un mese l’apertura delle buste per verificare se una volta firmato l’accordo sindacale, ci siano lavoratori disponibili per quelle mansioni. In quel caso la gara potrà essere sospesa. Ricordiamo però che si tratta di guardianìa notturna dove il livello contrattuale è basso e gli inidonei non possono venire impiegati».