venerdì 4 ottobre 2013

Asse Veneto-Fvg per il tracciato Tav

IL MESSAGGERO VENETO
04 ottobre 2013 
Asse Veneto-Fvg per il tracciato Tav
di Renato D’Argenio 
UDINE Si rafforza l’asse Friuli Venezia Giulia - Veneto. Ieri, a Venezia, il presidente Luca Zaia ha affossato la linea litoranea della Tav preferendo il rafforzamento di quella esistente. Zaia ha bocciato la proposta che da anni propone il suo assessore Renato Chisso e Rfi, preferendo la linea-Serracchiani e la proposta del commissario Bortolo Mainardi. Una decisione importante, che aumenta il peso politico delle due amministrazioni. «Il commissario per la Tav è del governo, non della Regione. Ma visto che a Roma fanno finta di non sapere cosa dice il loro commissario, ora glielo ricorderemo con atto formale». ha detto Zaia. «Fin dal primo giorno – ha continuato Zaia – abbiamo detto al commissario di metterci in condizione di valutare progetti alternativi al tracciato litoraneo, oggetto di una delibera del 2006: non una brutta idea, ma dall’impatto imbarazzante. I progetti alternativi erano due: quello complanare al sedime ferroviario e quello complanare all’A4. E quel che è venuto fuori in maniera macroscopica dalla nostra analisi è da un lato la totale indisponibilità del territorio alla soluzione litoranea, che taglia in due l’ultima parte della campagna veneta ancora integrale, dall’altro una ferrovia utilizzata solo per il 40% – ha rilevato –, che quindi va portata a regime, recuperando il 60% inutilizzato e valutando il raddoppio». «Il progetto litoraneo – conclude il presidente Luca Zaia – non passerà mai la Via. L’intento di questa delibera vuole quindi essere quello di far partire un domino, denunciando in primis che, in maniera vergognosa, non c’è un centesimo stanziato per una struttura strategica e voluta da tutti i territori». «La delibera della Regione Veneto è importante perché il tracciato lagunare è una minaccia complessiva alla realizzabilità dell’opera, sia per i costi sia per l’impatto ambientale», ha aggiunto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Ricordando che anche il Friuli Venezia Giulia ha chiesto di avere indicazioni più precise sul tracciato che dovrebbe attraversare il territorio regionale, Serracchiani ha annunciato che, in sede di Valutazione di impatto ambientale, si chiederà che le integrazioni di Rfi possano riguardare il potenziamento e l’eventuale raddoppio della linea attuale. Serracchiani ha auspicato che in sede di Via le due Regioni possano assumere una posizione comune, scegliendo la strada del potenziamento dell’esistente, dello scioglimento dei colli di bottiglia e del raddoppio, dove necessario e possibile. «É una buona notizia: chapeau alla Regione del Veneto che prende una posizione chiara». Anche Bortolo Mainardi, commissario straordinario per l’Alta velocità/Alta capacità sulla linea Venezia - Trieste, incassa soddisfatto la delibera con la quale la giunta regionale del Veneto, praticamente quello che aveva detto due anni fa, all’atto dell’insediamento, lo stesso Mainardi. Ma non mancano le polemiche. Il Pd del Veneto accusa: «La Regione conferma la sua incapacità programmatoria: sul tema Zaia ha perso praticamente due anni» sibilano i sindaci di Roncade e Meolo.