venerdì 20 settembre 2013

«È giunta l’ora delle larghe intese?»

20 settembre 2013
IL PICCOLO
«È giunta l’ora delle larghe intese?»
La provocazione di Ferrara e de Gioia. M5S: «I cittadini vogliono risposte chiare» 
Il “non parere” sulla Tav unisce il “sì” e il “no” all’Alta velocità ferroviaria. Un compromesso che, secondo alcuni, potrebbe addirittura preludere a un cambio di maggioranza. Le grandi intese che stanno tramontando a Roma potrebbero risorgere a Trieste.
«Ora dall’abile stratega Cosolini ci aspettiamo un’ulteriore mossa. Quella, cioè, di riportare immediatamente la delibera in Consiglio comunale con il suo parere, quello favorevole. Senza inutili compromessi con Sel e Federazione della Sinistra e con un risultato certo. Maggioranza garantita con i voti di Pdl e Pd. Che si stia preparando la grande coalizione anche a Trieste per evitare i ricatti politici della sinistra?» si interrogano Maurizio Ferrara e Roberto de Gioia, gli ex leghisti che hanno fondato la Lista Civica Indipendente. Fantapolitica? Illazioni? Chissà. Michele Lobianco, consigliere di Fli, parla di «intense sfumature pirandelliane e di un impossibile compromesso che il sindaco ha ricercato con la "sinistra estrema",creando di fatto un vero "papocchio" sonoramente bocciato. Ora non c'è né delibera né parere e né maggioranza». Tutto sbagliato, tutto da rifare. L’opposizione che l’altra notte ha votato compatta (non capita spesso) assieme alla sinistra non ha una linea comune sulla Tav. Il Movimento 5 Stelle è, per esempio contrario. «Sulla Tav a Trieste tutti i cittadini che si oppongono a questa opera assurda e inutile hanno ottenuto ieri una piccola vittoria» dichiarano i consiglieri comunali Paolo Menis e Stefano Patuanelli. «Per fortuna il Consiglio comunale ha bocciato la “non” delibera - aggiungono i due portavoce del M5S -, un documento che il centrosinistra ha presentato senza prendere posizione univoca sulla Tav. I cittadini chiedono risposte chiare e la politica non può rispondere con non pareri».