venerdì 9 agosto 2013

Consiglio: la città va difesa dai cantieri Tav

09 agosto 2013
IL PICCOLO
Consiglio: la città va difesa dai cantieri Tav
Accolte dal centrosinistra le proposte di Nicoli (Pdl). «Da risolvere la strozzatura di bivio San Polo»
Convinto che l’Alta velocità-Alta capacità si fermerà a Venezia, magari per imboccare prima la strada del Brennero, il Consiglio comunale di Monfalcone, chiamato l’altra sera a esprimere le proprie osservazioni alle integrazioni del progetto preliminare effettuate da Italferr su richiesta dalla commissione di Via nazionale, si è compattato sulle richieste alla Regione di farsi parte attiva per risolvere la strozzatura ai traffici rappresentata dall’attuale assetto del bivio di San Polo.
Un’opera ritenuta necessaria, è stato sostenuto in aula, come lo scioglimento del nodo del collegamento tra Ronchi dei Legionari Nord e Sud e tra la linea Trieste-Venezia e la linea Trieste-Udine, per garantire uno sviluppo adeguato all’economia del territorio.
La maggioranza di centrosinistra ha accolto, quindi, le proposte avanzate dal capogruppo del Pdl Giuseppe Nicoli, oltre a quella del consigliere dell’Idv Claudio Martin che sottolineava l’esigenza di una precisa valutazione dell’impatto in termini di emissioni inquinanti delle fasi di cantiere e di esercizio dell’eventuale realizzazione prima e passaggio poi dell’Av-Ac.
Le integrazioni effettuate da Italferr in base ai questi della commissione nazionale di Valutazione di impatto ambientale non hanno per il resto modificato la posizione molto critica di Monfalcone sul progetto dell’Av-Ac.
Come spiegato in aula dai tecnici comunali, che in pochissimo tempo hanno dovuto scandagliare la corposa mole di documenti prodotti da Italferr, le integrazioni non rispondono nemmeno indirettamente alle osservazioni effettuate nel 2011 e replicate nel 2012 in materia di sostenibilità economica del progetto, valutazione degli impatti dei cantieri sulla viabilità ordinaria e in termini di polveri e rumori, mitigazioni e ripristini.
Tutti i rilievi effettuati dall’amministrazione e approvati dal Consiglio comunale nell’arco degli ultimi due anni sono stati quindi riproposti. Assieme appunto alla richiesta alla Regione di intervenire per intervenire in modo urgente sulle inadeguatezze della linea attuale e di farsi promotrice di un tavolo di confronto con Rfi. Pur avendo votato a favore del provvedimento, come il resto del suo gruppo, il consigliere del Pdl Ciro Del Pizzo all’uscita dall’aula ha definito il documento «demagogico e inutile. Strategico per il nostro territorio sarebbe pretendere l’arrivo dell'Alta velocità fino all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, non il rifacimento del bivio di San Polo», ha osservato.(la.bl.)

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