venerdì 30 marzo 2012

VOLANTINAGGIO AL TEATRO RUSSOLO DI PORTOGRUARO


Testo del volantino:
SI AL RILANCIO DELLE FERROVIE!

 “Fra Mestre e Portogruaro il servizio è svolto da 77 treni (56 regionali, 14 a lunga percorrenza e 7 merci), mentre fra Portogruaro e Trieste vi sono 130 treni (46 regionali, 22 passeggeri e 62 merci). Come si vede, la differenza principale sta nel numero di treni merci, in particolare quelli che percorrono la tratta Treviso - Portogruaro e che proprio presso la città del Lemene confluiscono sulla Venezia - Trieste per dirigersi verso est (dati Regione Veneto 2010)”.
La prima conclusione è che piuttosto che servizi a lunga percorrenza senza fermate, la domanda sembra orientata decisamente sui servizi regionali. Fonte:http://www.ferrovieanordest.it/portale/node/289  
“Rete Ferroviaria Italiana nei propri documenti attesta una percentuale di saturazione della linea compresa fra il 50 e il 75% nelle ore di punta e al di sotto del 50% nelle rimanenti (dati ufficiali)”. http://www.ferrovieanordest.it/portale/node/289 
Si al rilancio delle ferrovie con l’ammodernamento dell’attuale linea ferroviaria. Questa è la direzione da seguire per dare una risposta alle reali esigenze dei cittadini, soluzione con tempi di realizzazione e costi gestionali di gran lunga inferiori rispetto alla realizzazione di qualsiasi linea ad Alta Velocità.

NO TAV!

Continua lo sperpero di denaro pubblico con le grandi opere che risultano drasticamente impattanti sul territorio, non vanno incontro alle esigenze dei cittadini e non danno risposte significanti a livello occupazionale.
Tra queste grandi opere rientra anche il TAV. Il progetto preliminare per la
tratta Alta Velocità Venezia-Portogruaro
è costato ai cittadini italiani 14 milioni di euro,
è previsto un costo di 44 milioni di euro al km, interamente a carico dello Stato
e l’abbattimento di circa 2000 edifici.

A febbraio 2012 altro denaro pubblico è stato impiegato per un nuovo progetto preliminare ancora in corso di realizzazione. 400 mila euro che vanno a sommarsi ai 14 milioni di euro già sottratti precedentemente ai cittadini.

Fino ad oggi, le linee ad Alta Velocità in Italia sono costate oltre 90 miliardi di euro, incidendo sul nostro debito pubblico, devastando l’ambiente e creando disagi indicibili a chi ha vissuto in prossimità dei cantieri a causa della loro durata pluridecennale.
Il TAV non risolve, anzi incrementa i problemi a tutte quelle persone che il treno lo usano realmente ogni giorno come pendolari, lavoratori, studenti.
I loro disagi sono sotto gli occhi di tutti, biglietti sempre più cari, corse soppresse, treni con ritardi sempre più frequenti e condizioni igieniche a volte improponibili.

SI AL coinvolgimento dei cittadini!

RINNOVIAMO IL NOSTRO APPELLO AL CONSIGLIO COMUNALE
E AL SINDACO DI PORTOGRUARO ANTONIO BERTONCELLO
di convocare nei prossimi due mesi, associazioni, comitati, partiti, forze politiche e tutte le realtà del territorio portogruarese interessate ad affrontare la questione Tav, per proporre loro la partecipazione alla costruzione di un tavolo tecnico che discuta pubblicamente, entrando nel merito dell’argomento con dati e cifre, sulla reale utilità dell’opera in questione.