domenica 11 marzo 2012

dal Gazzettino : In Centinaia per dire "no" alla TAV


GRANDI OPERE Villa Comunale stracolma per l’incontro organizzato da comitati e ambientalisti
In centinaia per dire "no" alla Tav
I Comuni prendono posizione, San Stino e Quarto già contrari. «A Portogruaro ci stiamo pensando»

Domenica 11 Marzo 2012,
Sono arrivati in centinaia, e la sala del Caminetto della Villa Comunale si è dimostrata troppa piccola per accoglierli tutti. Il gruppo No Tav Portogruaro, Fiom, Wwf Veneto Orientale, Coordinamento No Tav Venezia-Trieste e Ya Basta hanno fatto il "botto": atri e corridoi laterali si sono così riempiti di gente che cercavano di carpire la "lezione sulla Tav" dei due relatori principali: l'ingegnere Ivan Cicconi e l'ingegnere Claudio Cancelli, presentati dagli organizzatori come due fra i massimi esperti di Tav.
      Una Tav che, dopo Val di Susa, è stata presentata come una grande truffa non solo trasportistica e a scapito dell'ambiente, ma anche ai danni "dell'economia, del debito pubblico nazionale e della democrazia". Con gli strumenti della Legge obiettivo e del Commissario straordinario, a detta dei relatori, ogni competenza decisionale viene "espropriata" agli organi istituzionali del territorio. «I sindaci non potranno che accettare le scelte che il commissario Bortolo Mainardi vorrà fare - affermano i No-Tav -. Una sorta di "foglia di fico" senza alcun potere decisionale». E così i Comuni di Quarto d'Altino e di San Stino, presenti con loro rappresentanti, si sono chiamati fuori dalla logica della Tav considerata inutile e dannosa. In particolare Rita Zanutel, vicesindaco di San Stino, partendo dalla sua esperienza di pendolare («i treni sono spesso in ritardo - ha detto - e non si contano le soppressioni») ha posto in alternativa l'esigenza di potenziare l'attuale linea storica. Una tentazione, quella di lasciar perdere con la Tav, accarezzata anche del Comune di Portogruaro, che starebbe così rilanciando anche rispetto lo stesso contestato patrocinio.
      «Dopo aver stroncato il cosiddetto tracciato basso della Tav - ha detto l'assessore Ivo Simonella - stiamo anche valutando come amministrazione di Portogruaro di chiedere in alternativa alla Tav il potenziamento dell'attuale linea ferroviaria Venezia-Trieste». Sulla "bufala" della fermata della Tav all'aeroporto Marco Polo è intervenuto Beppe Caccia, consigliere comunale a Venezia. «Per capire l'aspetto truffaldino di questa proposta di Tav - ha detto Caccia - c'è questa sparata su una presunta fermata all'aeroporto ad appena 7 chilometri da Mestre. Un vero non senso per un progetto di alta velocità».