IL PICCOLO
13 novembre 2013
Trieste-Divaccia, progetto entro l’anno
di Giovanni Tomasin
TRIESTE Entro l'inizio del prossimo anno il
governo italiano e quello sloveno potrebbero trovarsi davanti una
proposta di progetto per la linea ferroviaria Aurisina-Divaccia: partirà
a quel punto il processo di verifica del progetto con gli enti
locali e tra questi e il territorio. «Auspichiamo che per i primi mesi
del 2014 gli enti incaricati di decidere dispongano di tutte le
informazioni necessarie per scegliere un tracciato», ha spiegato il
responsabile dei Corridoi Ten-T per ilministero, Roberto Ferrazza, a
margine della conferenza interministeriale svoltasi ieri a Trieste
nell'ambito del progetto Acrossee. Il progetto Il progetto, che
secondo alcune stime dovrebbe costare circa due miliardi di euro per una
ventina di chilometri di linea, nelle intenzioni degli enti
ferroviari dovrebbe favorire il traffico di merci fra Italia e
Slovenia: lo scopo è quello di consentire al porto di Trieste di fare da
punto di ricezione delle merci provenienti da Suez, per
indirizzarle poi via rotaia verso la Slovenia e i mercati est e
nord-europei oppure verso la Francia. L'hub della Venezia Giulia
dovrebbe così raddoppiare il volume dei suoi traffici. «L'università di
Lubiana preparerà entro l'anno uno studio sui potenziali traffici
della linea - ha spiegato Ferrazza -, che chiarirà le potenzialità
dell'opera». Lo studio sarà uno dei fattori di cui i tecnici del Geie
(Gruppo europeo di interesse economico, composto da rappresentanti
delle ferrovie dei due Paesi) terranno conto nell'elaborare la proposta
di progetto che poi sarà sottoposta al vaglio politico della
commissione intergovernativa Italia-Slovenia, di cui fa parte anche la
Regione Friuli Venezia Giulia. I possibili tracciati vanno da una
linea parzialmente in galleria a una in superficie, basata su semplici
rettificazioni della linea. Opere al risparmio Tutto al convegno di
ieri, organizzato dall'Ince proprio per discutere di accessibilità
transfrontaliera nel Sud Est Europa, lasciava intendere che le
soluzioni privilegiate saranno quelle pratiche, veloci e poco costose.
Atteggiamento obbligatorio in tempi di tragica siccità di fondi. I
precedenti non mancano: il commissario straordinario alla Tav Venezia
Trieste, Bortolo Mainardi, non fa mistero di propendere per una
ottimizzazione della linea esistente. La Regione Fvg, da parte sua,
ha chiesto che vengano privilegiati gli interventi urgenti sulle linee
attuali. Sul possibile accordo tra queste posizioni e un
collegamento Tav fra Aurisina e Divaccia, Ferrazza si è espresso così:
«Attenzione, non stiamo parlando di alta velocità in questo tratto -
ha risposto -. Si punta soprattutto ad aumentare la capacità,
diminuendo la pendenza della linea per allungare i treni. Bisogna
anche tener conto del fatto della grande delicatezza ambientale
dell'area». La Venezia-Mestre Per quanto riguarda il tracciato da
Mestre a Ronchi, Ferrazza ha detto che«Rfi, Rete ferroviaria italiana,
ha sollecitato il ministero (dell'Ambiente, ndr) a dare indicazioni
per le finalizzazioni del progetto di affiancamento alla linea
esistente». «Adesso - ha aggiunto - il ministero dell'Ambiente chiuderà
il parere di Valutazione di impatto ambientale (Via) confrontando
tra loro sia l'ipotesi costiera che quella di affiancamento alla linea
ferroviaria esistente». Anche in questo caso «la priorità è l'alta
capacità» più che l'alta velocità. Ferrazza ha riconosciuto come
«saggia» la scelta di «aggredire i colli di bottiglia» sulla rete
storica, aggiungendo che «non è mai stata messa in discussione
l'alta capacità in sé. Servono soluzioni ferroviarie che non siano
un ostacolo allo sviluppo del porto di Trieste e dei porti
dell'Adriatico. Tra fare un quadruplicamento ex novo e la linea
storica con soluzione dei nodi c'è una bella differenza». Il protocollo
Il project manager dell'Ince Carlo Fortuna ha detto che «in un
periodo di risorse pubbliche in calo, è indispensabile concentrare
l'attenzione sui piccoli progetti». La Regione Friuli Venezia
Giulia ha poi firmato un protocollo per il coordinamento delle opere con
gli altri partner di Accrosee: ministeri dei Trasporti, Camere di
commercio, Università e altre istituzioni di Paesi dell'Unione
europea e del Sud- Est.