IL MESSAGGERO VENETO
28novembre2013
Alta velocità, ecco i “paletti” di Latisana
LATISANA Impensabile quadruplicare una rete ferroviaria che
attraversa il centro abitato, accanto alla quale, nei decenni, si è
sviluppata un’intera cittadina. Impensabile che dei treni per l’alta
velocità possano transitare per Latisana dove la curva effettuata
dai binari poco prima della stazione già adesso costringe i convogli a
importanti rallentamenti, che nel caso della Tav “costerebbero”
minuti a ogni passaggio. Tutto questo il sindaco di Latisana,
Salvatore Benigno, lo andrà a ribadire, domani sera a Portogruaro, nel
corso di un convegno organizzato proprio per parlare della Tav e
dell’ipotesi, valutata negativamente anche dal Veneto, di spostare il
tracciato verso la costa (da Mestre la Tav scenderebbe verso
Campalto, Caposile, La salute di Livenza, Portogruaro e San Michele al
Tagliamento, per poi rientrare in affiancamento all’autostrada A4
nel tratto friulano). Rimostranze che Benigno assieme ai sindaci di San
Michele al Tagliamento, San Giorgio di Nogaro, Palazzolo dello
Stella, Precenicco e Muzzana del Turgnano ha già indirizzato ai
presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto (peraltro
con il presidente Zaia c’è già stato un incontro), attraverso una
lettera che ribadisce la non condivisione dell’ipotesi che stravolge il
vecchio progetto Tav, definendo unico punto fermo della questione
il progetto di Rfi in affiancamento all’asse autostradale, «un tracciato
che ha avuto ampio consenso – ribadiscono i sindaci - e che sta
seguendo il proprio iter a Roma». «E’ in atto il tentativo, da
parte di alcune amministrazioni, in ciò sostenute dalla giunta
regionale, di giungere a una revisione del tracciato Tav sinora
previsto, con il potenziamento della linea esistente, anziché prevedere
il tracciato affiancato all’autostrada. Un’ipotesi dalle
problematiche insormontabili fra le città di Latisana e San Michele al
Tagliamento – ribadisce il sindaco Salvatore Benigno -, un’ipotesi a
quanto pare fortemente sostenuta dalla presidente Serracchiani che
non tiene in nessun conto l’ipotesi di costruire l’alta
capacità/velocità accanto all’autostrada A4, sfruttando la
programmazione dei lavori per la terza corsia, altro cavallo di
battaglia della presidente. Però è anche un’ipotesi progettuale non
supportata da nessun approfondimento tecnico che evidenzi i rischi e i
benefici per la Bassa friulana». Ma il sindaco Benigno vuole
ricordare anche i venti milioni di euro spesi solo pochi anni fa per
dotare il ponte ferroviario di un impianto di sollevamento, in caso di
eventi di piena del Tagliamento, «ora cosa facciamo – dice -,
rimettiamo tutto in discussione perché qualcuno si è sognato di
cancellare il tracciato su cui si è discusso per anni,
infischiandosene del territorio?». C’è poi l’aspetto politico di tutta
questa vicenda che il sindaco di Latisana esamina per ultimo: «In
questa battaglia a beneficio dei nostri cittadini dove si trova il
Centrosinistra di Latisana? Dopo aver sostenuto un ordine del giorno,
approvato all’unanimità dal consiglio comunale, dove a parole la
Sinistra si è detta assolutamente contraria al quadruplicamento della
linea esistente, non ho più visto nessuna azione di esplicita
opposizione alla decisione della giunta regionale di cambiare il
tracciato, a danno del territorio di Latisana e dei Comuni
contermini. Caro Centrosinistra, se ci sei batti un colpo». Paola Mauro