LA NUOVA VENEZIA
10 novembre
2013
I "No Tav" mostrano una bara nel gazebo
Portogruaro.
Protesta del gruppo contro l’Alta Velocità fra Venezia e Trieste: “Progetto
dannoso”.
Ironica,
ma nemmeno più di tanto, protesta del gruppo No Tav di Portogruaro che in un
gazebo a Borgo San Giovanni, ieri mattina, ha mostrato una bara. All’interno c’erano
tutte le richieste d’incontro che i militanti avevano presentato al sindaco
Antonio Bertoncello, per un incontro sul futuro della tratta ferroviaria. La
simbolica celebrazione funebre è stata organizzata perché “i mesi sono passati
senza che il sindaco abbia mantenuto la promessa di incontrarci. Riposano
dentro la bara tutte le richieste da noi presentate. Tav a Portogruaro: partito
unico e tacita intesa”. I No Tav contestano il fatto che secondo loro destra e
sinistra sarebbero d’accordo sul progetto. “Le gravi cose che stanno succedendo
attorno alla questione Tav Venezia – Trieste non possono rmanere nascoste oppure
essere divulgate in modo distorto”, continua il gruppo, “Il dibattito a cui
abbiamo assistito è stato l’ennesima occasione persa dal Comune di Portogruaro
per iniziare un vero percorso di informazione e coinvolgimento della
popolazione nelle scelte di rilevante importanza riguardanti il territorio e il
nostro futuro. La probabile incapacità di sostenere un dibattito di merito ha
reso necessaria una “tacita intesa” sulla scelta di porre l’attenzione
sul “tracciato meno impattante” poichè una discussione di merito farebbe
emergere quanto questo progetto TAV Venezia-Trieste sia assurdo, illogico,
ridicolo ma soprattutto inutile, dannoso ambientalmente e ingiustificabile
economicamente”.
I
No Tav Portogruaresi lamentano di non essere mai stati ascoltati. “Non abbiamo
ricevuto una seria e chiara risposta, mai. L’11 marzo 2013 attraverso un comunicato stampa, il
sindaco Antonio Bertoncello ha dichiarato la propria disponibilità a incontrare
il gruppo No Tav, noi abbiamo risposto positivamente ma il Sindaco non ci ha
mai proposto una data.
Sicuramente,
verrà ricordata tra le “migliori” prese in giro che il Sindaco abbia perpetrato
a nei confronti dei “suoi” cittadini.
La
“cerimonia funebre” è l’ennesimo tentativo di indicare, suggerire,
consigliare una possibile strada per sperimentare il coinvolgimento e la
partecipazione cittadina in una discussione di merito visto che sindaco, giunta
e gruppi Consiliari fino a ora si sono dimostrati per convenienza o
incompetenza” conclude il gruppo, “completamente inadempienti ai principi
fondamentali di partecipazione cittadina previsti dalla Costituzione Italiana,
dallo Statuto Comunale”. (r.p)