domenica 20 gennaio 2013

Tav, il ministro Passera sposa l’ipotesi Mainardi



20 gennaio 2013
LA NUOVA VENEZIA
Tav, il ministro Passera sposa l’ipotesi Mainardi
Risposta a Viola e Rubinato (Pd): «Stiamo studiando attentamente il progetto» Pieno appoggio al tracciato sostenuto dai sindaci del litorale e dalla Provincia
Alta Velocità Venezia-Trieste: il governo “apre” all’idea di tracciato in affiancamento all’attuale ferrovia, così come ipotizzato da Bortolo Mainardi. Il dossier predisposto dal commissario per la Tav è sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico e gli uffici governativi ne stanno valutando con attenzione la proposta contenuta. Ovvero, prima il potenziamento della linea attuale e solo poi l’eventuale quadruplicamento in affiancamento ai binari attuali.
A confermarlo è stato lo stesso ministro Corrado Passera, che ha risposto a un’interrogazione presentata da alcuni parlamentari del Partito Democratico (tra cui i rappresentanti di zona Rodolfo Viola e Simonetta Rubinato), per conoscere i contenuti del dossier presentato da Mainardi.
Nel prendere atto dell’esistenza di un’ipotesi alternativa al contestatissimo percorso litoraneo, Passera ha assicurato che il Ministero sta valutando con molta attenzione la proposta. E nella risposta non si manca di elencare i vantaggi che il dossier Mainardi evidenzia a favore del tracciato in affiancamento: la minore lunghezza del tracciato (57,2 chilometri anziché 61,5), il modesto impatto ambientale con il mancato consumo di terreni agricoli, le ridotte interferenze nonché la maggiore flessibilità realizzativa, essendo il progetto suddiviso in stralci.
Insomma, il tracciato in affiancamento sembra piacere anche al ministro Passera. Per quanto possa valere il parere di un governo ormai in scadenza, si tratta comunque di un riconoscimento del giudizio espresso a maggioranza dai Comuni del territorio e dalla stessa Provincia di Venezia.
«Accogliamo con soddisfazione le parole del ministro Passera che confermano quanto dai sindaci auspicato, ovvero che la realizzazione dovrà avvenire prima di tutto con la modernizzazione della tratta esistente e solo successivamente con il quadruplicamento della stessa linea», commentano gli onorevoli Rubinato e Viola, «in ogni caso sarà necessario riavviare il confronto con il territorio sulla scelta più opportuna da adottare. Prima di procedere dovranno essere individuate le soluzioni progettuali tese a ridurre, se non a eliminare, gli impatti nell’attraversamento dei centri abitati. Apprendiamo con piacere che la proposta fatta dal Pd del passaggio in tunnel viene oggi rilanciata dall’assessore Chisso, citato nella risposta del Ministro». Dopo tante discussioni e ipotesi, sembra finalmente prendere corpo il progetto che è stato caldeggiato dai sindaci come il meno impattante verso il territorio.
di Giovanni Monforte

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