20 settembre 2013
IL PICCOLO
«Costi ingiustificabili, no alla Tav»
Le motivazioni della bocciatura dell’opera da parte di Damonte (Città Comune)
RONCHI DEI LEGIONARI. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di
Ronchi dei Legionari maggioranza e opposizione si sono espresse quasi
all’unanimità contro il progetto dell’alta velocità ferroviaria, che,
così come prospettato, sconvolgerebbe il nostro territorio in maniera
definitiva. Il consigliere Fabio Damonte di “Città Comune per Ronchi” è
intervenuto nel dibattito in aula mettendo in luce l’assurdità del
progetto e snocciolando una serie di dati economici, sociali ed
ambientali a sostegno di questa tesi. Un’opera che egli stesso ha
reputato faraonica e che presenta una chiara insostenibilità economica,
ovvero quasi 8 miliardi di euro per la tratta Mestre-Trieste e che
devasterebbe il territorio con cantieri che si prevede durino fino ad
oltre il 2040. «Proporre simili opere mentre si richiedono sacrifici ai
cittadini e non ci sono soldi neanche per i servizi più basilari –
afferma - appare ingiustificabile anche e soprattutto dal punto di vista
morale. Lo stesso commissario governativo per la Tav, Bortolo Mainardi,
si è chiaramente espresso sull’insostenibilità economica del progetto e
ha proposto come alternativa la sistemazione delle linee esistenti, che
attualmente sono utilizzate solamente al 50%». In seguito alla
disponibilità espressa dalla maggioranza, Damonte ha ritirato il proprio
emendamento, che richiedeva di esprimere un no deciso al progetto e non
solo alle integrazioni sulla Via, cosa invece richiesta
dall’emendamento del consigliere Bon, per trasformarlo in ordine del
giorno da approvare in maniera unanime da maggioranza e opposizione in
occasione di uno dei prossimi consigli comunali. Il consigliere Umberto
Miniussi, sempre per “Città Comune”, ha espresso l’auspicio che tale
ordine del giorno venga condiviso dai comuni contermini, per far
emergere con forza il no alla Tav da parte di tutto il territorio
bisiaco. (lu.pe.)