06
agosto 2013
LA
NUOVA VENEZIA
Tav, sì al tratto Portogruaro-Ronchi Sud
Avviate
le procedure di approvazione del progetto preliminare. Comuni spiazzati: pochi
giorni per le osservazioni
PORTOGRUARO. Il
progetto 2010 della Tav tra Portogruaro e Ronchi sud e tra Ronchi sud e Trieste
va avanti inesorabile. E questo riduce i tempi e le speranze dei sindaci di
veder prodotto uno studio di fattibilità su un’alternativa al progetto di
Italferr.
La notizia della
prossima tappa l’ha data ieri il Comune di Monfalcone: “Italferr ha avviato per
conto di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) le procedure di approvazione del
progetto preliminare delle tratte ferroviarie Ac/Av Portogruaro - Ronchi sud e
Ronchi sud - Trieste del Corridoio plurimodale V, provvedendo, tra l'altro,
all'invio dei documenti progettuali ai Comuni interessati e alla Regione. Entro
settembre dovranno pervenire alla Regione il parere sulle integrazioni alla Via
del progetto preliminare, presentate da Italferr Spa su richiesta della
commissione nazionale di Via, e pervenute alla Regione lo scorso 19 giugno. I
documenti sono stati trasmessi al Comune di Monfalcone il 15 luglio (ndr anche
agli Comuni ), con richiesta di esprimersi entro 30 giorni”.
«L’incartamento
è arrivato anche a noi», conferma il sindaco di Bagnaria Arsa, Cristiano
Tiussi, che coordina gli altri municipi. «Il progetto del 2010 va avanti
ugualmente», aggiunge, «anche se in ben 19 Comuni friulani, nell’incontro avuto
con il commissario straordinario Mainardi, abbiamo auspicato che ci possa
essere uno studio di fattibilità che valuti un progetto alternativo ovvero il
potenziamento della linea esistente. Parliamo di interventi che potrebbero
essere fatti in pochi anni – mentre il progetto Italferr non sarebbe pronto
prima di 20 anni -, con risorse limitate, impatto ridotto e che comunque non
pregiudicherebbe in futuro, se i flussi di traffico lo richiedessero, la
realizzazione di una linea ex novo. La presidente del Friuli, Serracchiani
conosce la nostra posizione e contiamo che presto ci possa essere un incontro
ufficiale con lei e il commissario per dare seguito alla volontà degli
amministratori». Quanto alla tratta da Ronchi a Trieste: «In questi giorni
abbiamo fatto uno sforzo enorme per arrivare al risultato nei tempi richiesti»,
commenta l’assessore di Monfalcone Gualtiero Pin, «che come spesso succede non
possono dirsi ragionevoli, visto che si tratta di elementi che necessitano di
diverse e precise valutazioni». Il commissario straordinario della tratta Venezia
– Ronchi, Bortolo Mainardi, che oggi sarà a Roma per fare il punto della
situazione con il Ministro, si limita a dire: «Sto aspettando di sentire spero
la presidente Serracchiani per discutere, nell’incontro da me richiesto,
l’ipotesi avanzata dai sindaci della bassa friulana ancora a maggio. Solo se la
Regione Friuli darà parere favorevole a quell’impostazione si potrà procedere
con lo studio di fattibilità su un’ipotesi alternativa, come avvenuto in
Veneto. Se la nuova giunta regionale non si esprimerà esplicitamente su questo
tema, per il Ministero e Italferr continuerà a valere il progetto 2010». Tanto
più che sulla testa pende la spada di Damocle del Cipe: se il comitato
interministeriale approvasse il progetto preliminare già esistente sarebbe molto
difficile, per non dire impossibile, tornare indietro.
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