mercoledì 18 dicembre 2013

Pastorutti: con le stazioni chiuse più traffico sulle strade

IL PICCOLO
18dicembre2013
Pastorutti: con le stazioni chiuse più traffico sulle strade
BAGNARIA ARSA Il nuovo orario invernale delle Ferrovie ha eliminato undici stazioni delle 40 esistenti, esclusi i capoluoghi di provincia. Secondo il Comitato “No Tav” di Bagnaria Arsa è chiaro quale sarà il ruolo futuro dei trasporti in questa regione, solo ed esclusivamente una servitù di passaggio. Secondo il portavoce del Comitato “No Tav” Giancarlo Pastorutti, la nuova amministrazione regionale, in linea con la precedente, ha proseguito nel piano di razionalizzazione del sistema di trasporto su rotaia “sospendendo” undici fermate, per “velocizzare” e ridurre i tempi di viaggio, invece di investire sul miglioramento e il potenziamento delle linee ferroviarie locali. Inoltre a causa dell’incapacità gestionale i nuovi treni, acquistati dalla Regione un anno e mezzo fa, dovranno aspettare ancora prima di essere utilizzati. «E’ sicuramente importante che un treno sia veloce- sottolinea Pastorutti - ma lo è altrettanto che non si fermi per guasto o per qualche millimetro di ghiaccio e neve, che sia pulito, che gli utenti vengano tempestivamente avvisati di modifiche o cambiamenti e che il servizio venga gestito in modo efficiente. Il numero esiguo dei passeggeri ha causato la razionalizzazione del servizio, ma chiudere alcune stazioni è certamente la soluzione più banale per offrire un servizio di trasporto pubblico efficace. Il cittadino sarà ora costretto a scegliere tra l’autobus e il proprio mezzo. Ciò in entrambi i casi aumenterà il traffico, dimenticando i parametri della Ue che si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra almeno del 20% entro il 2020 e dell'80-95% entro il 2050». In particolare sulla linea ferroviaria Cervignano – Udine al momento sono state eliminate tutte le fermate tranne Palmanova. Quale significato, per il Comitato “ No Tav”, ha allora pensare al raddoppio quando questa linea è utilizzata solo al 30% del suo potenziale nonostante sia a binario unico? Inoltre viene definita “collo di bottiglia”, espressione che indica la restrizione reale o virtuale, di un qualcosa che genera un rallentamento e serve gli scali “fantasma” di Palmanova e di Cervignano del Friuli, quest’ultimo la “cattedrale del deserto friulana” , di fatto un semplice deposito». Alfredo Moretti