NO
TAV DALLA LAGUNA AL LEMENE
SABATO 09 MARZO 2013
FERMATE
A:
PORTOGRUARO - ore
09:00 zona Piazza della Repubblica
SAN
DONA’ . ore
09:30 zona pedonale corso Trentin
MARGHERA . ore 20:30
concerto Afterhours al Centro Sociale
Rivolta
Pronte per la
distribuzione gratuita oltre 1000 copie del filmato “Il Tav: dalla Laguna al
Lemene. Venezia-Portogruaro 25:41min" e molto altro materiale informativo.
Sul panorama Tav
dominano confusione, disinformazione e un castello di bugie.
La maggioranza
delle Amministrazioni dei Comuni interessati dal progetto Tav
Venezia-Portogruaro hanno perplessità legate non al merito dell'opera ma al
tracciato, fino a oggi però, nessun Sindaco ha ancora saputo dimostrare con
dati e studi l’utilità dell’opera.
“E’ un’opera fondamentale per il Veneto, per
il suo collegamento all’Europa, per la mobilità delle persone, delle merci, è
un’opera che ci renderebbe più moderni e competitivi” (tipico slogan pro-Tav)
Dati
e numeri del progetto rivelano una realtà ben diversa:
-
Con 600 milioni si renderebbe più moderna l'attuale tratta
Mestre-Portogruaro-Cervignano, ora utilizzata per solo il 40% della sua
potenzialità prevedendo anche la nuova bretella da Mestre all'aeroporto Marco
Polo
-
L'attuale linea ferroviaria Venezia- Trieste consente fino a Portogruaro
velocità massime di 150 km/h e con adeguati interventi tecnologici, tale limite
può essere aumentato.
-
Non esiste nessun dato ufficiale o studio imparziale che possa dimostrare su
base scientifica, la reale consistenza della domanda di trasporto merci sulla
direttrice in questione fra 15-20 anni
-
La risposta più adatta alle richieste del territorio porta il nome di Sistema
Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR). Nel nostro territorio la domanda è
orientata su servizi regionali e non su servizi a lunga percorrenza.
-
Il favolistico Corridoio 5 non esiste più. Ucraina e Portogallo hanno
ufficialmente rinunciato alle loro tratte TAV
-
La linea ferroviaria attuale è sottoutilizzata.
-
E’ in atto il tentativo di far passare il tracciato TAV in affiancamento alla
linea storica come una semplice aggiunta di due “normali” binari.
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In nessun paese del mondo, Italia compresa, in cui siano attive linee
ferroviarie ad alta velocità, è mai passato un merci
-
La faraonica spesa pubblica portata avanti dal TAV ha fatto si che per
realizzare solo una parte del Progetto TAV in Italia, siano stati spesi o
impegnati oltre 90 miliardi di euro, tutti usciti o che usciranno dalle casse
pubbliche, cioè dalle tasche dei cittadini
-
Le direttive dell'Unione Europea non citano la necessità di costruire linee ad
Alta Velocità, bensì richiedono il miglioramento/adeguamento delle
infrastrutture al fine di accrescere il traffico ferroviario per ottimizzare e
facilitare lo spostamento di persone e di merci all'interno del territorio
Europeo
Sabato 9 Marzo
sarà una giornata di mobilitazione informativa per far cadere il muro di
censura che non permette ai cittadini di avere opinioni documentate sul
progetto TAV Venezia-Portogruaro.
Vi aspettiamo
nelle “Stazioni No Tav” di Portogruaro, San Donà e Marghera!
NO TAV
VENEZIA-MESTRE
NO TAV SAN DONA’
NO TAV PORTOGRUARO
NO TAV SAN DONA’
NO TAV PORTOGRUARO
per info: cell.
346.945.51.67 / cell. 349.836.17.24 / controlatav@libero.it
Volantini distribuiti durante la mobilitazione: