venerdì 19 ottobre 2012

GRANDI OPERE TAV - LA POSIZIONE DEL COMUNE DI PORTOGRUARO SEMPRE CHIARA

GRANDI OPERE TAV - LA POSIZIONE DEL COMUNE DI PORTOGRUARO SEMPRE CHIARA

Comunicato del 19 ottobre 2012
Questione TAV: l’Amministrazione Comunale sempre informata sull’opera e sempre disposta ad informare i cittadini.
L’ Assessore alle Politiche Ambientali Ivo Simonella interviene sulle dichiarazioni fatte dal Gruppo No tav di Portogruaro per chiarire ulteriormente i termini della questione TAV.
“Abbiamo parlato di Tav in molti incontri pubblici, anche nell’ ambito delle presentazioni di bilancio; ne abbiamo sempre parlato sul periodico dell’ Amministrazione Comunale “Portogruaro Informa” e in una apposita sezione del sito internet- ha spiegato l’ Assessore Simonella- Il Consiglio Comunale si è detto contrario al tracciato “Litoraneo” della Tav e favorevole alla proposta del Commissario Straordinario, Bortolo Mainardi, in merito al quadruplicamento della linea ferroiviaria Venezia- Trieste. Non si parla quindi più di Tav nel nostro territorio e questa è una grande vittoria per tutti, cittadini, amministrazioni e comitati”.
Il Consiglio Comunale ha chiesto la redazione di un nuovo progetto preliminare per il potenziamento/ modernizzazione delle linea storica e per il futuro quadruplicamento, con una particolare attenzione all’ impatto ambientale dell’opera ed è in quella fase, realmente decisionale che è stato chiesto il coinvolgimento della popolazione, superando i limti imposti dalla legge obiettivo.
“Il nuovo progetto, che è solo in una fase di pre-progettualità,  riconosce che l’ attuale linea ferroviaria è utilizzata solo al 40% e che le prime opere da fare sono quelle legate al suo potenziamento, con l’inserimento di sistemi di distanziamento più efficienti e il miglioramento di alcuni punti critici. La realizzazione di altri due binari verrà programmata alla eventuale saturazione della linea attuale (non prima del 2030) e non sarà più una linea come quella proposta in origine, quasi tutta in viadotto, ma si affiancherà a quella esistente, posizionandosi a nord e rimanendo alla stessa quota, in sostanza non si potrà più parlare di TAV, ma più semplicemente della aggiunta di due nuovi binari che occuperanno 15 metri di larghezza. Si tratta di un vero ridimensionamento del progetto che non potrà avere luogo se non ci sarà un incremento reale del traffico merci e avverrà per stralci solo sulle tratte che mano a mano diventeranno sature. Il quadruplicamento è dunque una scelta politica di futuro, che ci permette di guardare avanti, una volta tanto prendendoci per tempo”.