IL MESSAGGERO VENETO
10dicembre2013
«La Tav doppia è strategica per la regione»
PORDENONE Un asse strategico per l’area manifatturiera della
Regione. Una linea ferroviaria ad alta capacità – sulla rete
esistente – che consentirebbe di mettere in fila la ferrovia con gli
interporti. Per questo la proposta di sdoppiamento della linea
Av/Ac, avanzata dall’europarlamentare Antonio Cancian, incassa una prima
apertura dal mondo economico. «La proposta avanzata da Cancian
durante il convegno di Ronchi, che vede l’alta capacità transitare
lungo l’asse della Pontebbana, mi sembra interessante – dice Giuseppe
Bortolussi, presidente dell’Interporto di Pordenone -. Ora dovremo
approfondire l’argomento con gli operatori economici che gravitano sul
Friuli occidentale e nel vicino Veneto, ma soprattutto avviare un
confronto costruttivo con la Regione, che su questo tema di importanza
strategica ha sempre avuto le idee molto chiare». Una proposta,
quella di Cancian, che ha spiazzato molti perché ribalta l’idea che
serva costruire una nuova linea e punta sulla possibilità di utilizzare
i binari esistenti non in modo transitorio (in attesa di una nuova
linea), bensì come soluzione permanente. «Nella piena consapevolezza di
quanto ho contribuito a definire e quindi ad approvare a
Strasburgo, dopo due anni di negoziato che ho seguito attivamente, dico
con molta discrezione e senza alcuna polemica che non serve nè ora
nè in futuro nessun nuovo altro tracciato alternativo», premette
l’europarlamentare, ricordando anche di non aver espresso «valutazioni
sulle proposte di nuovi tracciati ipotizzate in questi anni,
compresa quella citata del 2010». Interlocutore non può che essere la
politica. «Ci dobbiamo semplicemente fare carico, anche dato il mio
ruolo politico in Europa – prosegue -, della scelta politica più volte
richiesta e invocata, che separi le merci dai passeggeri a cui
seguano interventi di adeguamento per rendere operabile l’alta
velocità Passeggeri nella tratta bassa per Portogruaro e l’alta capacità
merci in quella alta per Pordenone». Una soluzione definitiva, a
detta dell’esponente di centrodestra, che consentirebbe un notevole
risparmio economico, «da 7,4 miliardi passiamo a circa 1 miliardo
di euro», e garantirebbe una sostenibilità »ambientale e sociale».
«Come noto all’altezza di Cervignano si incrociano due corridoi europei
(il Mediterraneo e il Baltico Adriatico) che corrono sovrapposti
verso Trieste e verso Padova. Poiché sul corridoio mediterraneo il tema
della realizzazione dell’Alta velocità passeggeri è fermo da anni
per problemi di tracciato e di consumo del territorio – prosegue -,
l’idea è quella di separare le merci dai passeggeri all’altezza di
Mestre, per poi ricongiungerle a Cervignano dove proseguono verso
Trieste. In questo modo servirà lavorare per adeguare l’infrastruttura
esistente tra Mestre e Cervignano via Portogruaro e renderla
operabile per Av passeggeri, prevedendo per le merci il passaggio via
Treviso-Pordenone-Udine sfruttando la linea esistente e parte
anch´essa della rete Ten-T globale». Da un punto di vista tecnico,
secondo Cancian, non è necessario intervenite in modo invasivo. Per
attrezzare le linee si prevede «l’introduzione della tecnologia
Ertms 1 per l’alta capacità e dell’Ertms 2 per l’alta velocità, più
altri interventi puntuali sulle stazioni». (m.mi.)