Questa
mattina una delegazione delle realtà cittadine che contrastano la costruzione
della linea per l’Alta Velocità Venezia-Portogruaro si è presentata a Mestre
davanti al Centro Servizi della provincia di Venezia dove il Commissario
Straordinario Bortolo Mainardi ha invitato la Presidente della Provincia
Francesca Zaccariotto e i Sindaci interessati dal tracciato.
La
richiesta di poter partecipare all’incontro per tutta la sua durata non è stata
accolta positivamente e solamente dopo che il Commissario Mainardi ha
presentato ai presenti in sala il tracciato, la rappresentazione cittadina è
potuta entrare per esporre le proprie considerazioni.
Riportiamo
di seguito il testo del comunicato letto:
Purtroppo
la partecipazione e il coinvolgimento cittadino non è iniziato nel migliore dei
modi visto che non c’è stato permesso di assistere dall’inizio alla
presentazione del progetto.
Al Commissario Straordinario Bortolo
Mainardi, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’Assessore Regione
Veneto Renato
Chisso, al Presidente Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, ai Sindaci dei Comuni di Venezia, Marcon, Quarto
d’Altino, Roncade, Meolo, Musile di Piave, Fossalta di Piave, San Donà di
Piave, Noventa di Piave, Eraclea, Ceggia, Cessalto, Torre di Mosto, San Stino
di Livenza, Annone Veneto, Portogruaro, Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto,
San Michele al Tagliamento
A
nome dei firmatari, Gruppo No Tav Portogruaro, Associazione Culturale
PortogruaroVive Portogruaro, Associazione Culturale Porto dei Benandanti di
Portogruaro, Comitato Territoriale di
Fossalta di Portogruaro, WWF Veneto Regionale, Associazione Ya Basta
Portogruaro, Delegati Fiom Provincia di Venezia, Comitato No Tav
Venezia-Mestre, Assemblea Permanente Contro il Rischio Chimico Marghera,
Coordinamento Studenti Medi Venezia-Mestre, Centro Sociale Rivolta Marghera,
Morion Casa dei Beni Comuni Venezia, Vi ringraziamo per aver accolto
positivamente la nostra richiesta di partecipazione a questo incontro.
Oggi,
la presentazione di un secondo progetto preliminare per la costruzione di una
nuova linea ferroviaria per l’Alta Velocità Venezia-Portogruaro ci porta ancora
a discutere di uno spreco di denaro pubblico per un’opera inutile, devastante
per l’ambiente, contrastata e rifiutata dalle popolazioni.
Diremo alcune
cose semplici ma vere, speriamo da parte vostra ci sia la giusta
considerazione.
In nessun paese
del mondo, Italia compresa, in cui siano attive linee ferroviarie ad alta
velocità, è mai passato un merci. Questo è affermato anche dai tecnici della Provincia di Venezia nel loro giudizio di compatibilità
ambientale sul progetto preliminare
della linea AV/AC Venezia – Trieste presentato nel 2010, dove si prevede un
transito giornaliero pari a 138 treni merci su 164 treni complessivi. “...E’
necessario rilevare – si legge nella Delibera del Consiglio Provinciale di Venezia n° 11/2011 del 15/2/2011
- che
sebbene gli standard progettuali adottati per le linee AV/AC siano compatibili
con il traffico merci - una scelta che ha comportato un costo chilometrico
dell'infrastruttura molto elevato - fino ad oggi nessun treno merci ha percorso
la Roma-Napoli, la Milano-Bologna o la Torino-Milano.”
Nel progetto che oggi il Commissario Mainardi
presenta, si ripropone la bugia del transito merci e la favola della linea ad
Alta-Velocità Venezia-Trieste come possibile soluzione per spostare le merci da
gomma a rotaia.
La faraonica
spesa pubblica portata avanti dal TAV, associata alla spietata logica del
profitto delle lobby affaristiche, alla mafia e a certi politici noti
soprattutto alle cronache giudiziarie, ha fatto si che per realizzare solo una
parte del Progetto TAV in Italia, siano stati spesi o impegnati oltre 90
miliardi di euro, tutti usciti o che usciranno dalle casse pubbliche, cioè
dalle tasche dei cittadini.
Da un costo
medio a chilometro per il quale i ministri competenti avevano deliberato
l’allineamento con il costo medio di altre analoghe infrastrutture europee,
siamo ad un costo almeno cinque volte maggiore sia di quelle spagnole che di
quelle francesi.
Con i soli due
progetti preliminari, l’Alta Velocità Venezia-Portogruaro ha già tolto dalle
casse pubbliche oltre 14milioni e 400mila euro.
Le
necessità di chi vive in queste terre sono altre, lo dimostrano i dati forniti
dalla Regione Veneto e da Reti Ferrovia Italiana, la domanda è orientata su
servizi regionali e non su servizi a lunga percorrenza. Mentre migliaia di
cittadini, lavoratori, studenti, pendolari devono ogni giorno fare i conti con
biglietti sempre più cari, corse soppresse, treni con ritardi sempre più
frequenti, condizioni igieniche a volte improponibili, Voi continuate
ostinatamente a discutere di un’opera che prevede solo due fermate (Venezia e
Trieste) e nel suo spietato percorso devasterà l’ambiente, creando disagi
indicibili a chi dovrà vivere in prossimità dei pluridecennali cantieri, senza
neppure prendere in considerazione l’ammodernamento della linea storica che
permetterebbe a tutti di spostarsi velocemente senza inquinare e soddisfare gli
obiettivi di sviluppo del traffico merci e passeggeri.
Si
vuole imporre il TAV alle comunità locali attraverso la figura del Commissario.
Commissariamento
significa infatti aggirare il confronto nel merito con le popolazioni
interessate da questa infrastruttura. Significa la possibilità di scavalcare il
parere dei cittadini interessati negando la democrazia nelle scelte sul
territorio.
Inoltre
per quanto riguarda il Commissario Bortolo Mainardi, vi è un palese conflitto
di interessi in quanto è contemporaneamente Commissario straordinario alla
realizzazione dell’opera e membro della Commissione VIA. Nello stesso tempo,
quindi, controllore e controllato.
Riteniamo
che le decisioni sulla costruzione delle grandi opere debbano essere discusse
democraticamente con chi la terra la vive.
Anche
qui in Veneto, cittadini, comitati e movimenti si sono organizzati per dire NO
all’ennesimo scempio del territorio, all’annullamento di ogni processo
decisionale democratico ma anche per dire con forza SI a un piano di mobilità
sostenibile, possibile attraverso l’ammodernamento della linea storica, con una
riorganizzazione del trasporto pubblico e completando il progetto del Sistema
Ferroviario Metropolitano Regionale.
Chiediamo la
costruzione di un tavolo tecnico che discuta pubblicamente in termini
trasparenti e oggettivi sulla reale utilità dell’opera, che entri nel merito
dell’argomento con dati e cifre, considerando gli aspetti territoriali,
funzionali, economici e ambientali, valutando seriamente tra le possibili
alternative anche l’ammodernamento e la riorganizzazione della linea attuale.
Mestre, 23
aprile 2012
Video dell’intervento
al link: http://www.youtube.com/watch?v=3mSfOz1Mku4