Testo del volantino:
SI AL RILANCIO
DELLE FERROVIE!
“Fra Mestre e Portogruaro il servizio è svolto
da 77 treni (56 regionali, 14 a lunga percorrenza e 7 merci), mentre fra
Portogruaro e Trieste vi sono 130 treni (46 regionali, 22 passeggeri e 62
merci). Come si vede, la differenza principale sta nel numero di treni merci,
in particolare quelli che percorrono la tratta Treviso - Portogruaro e che
proprio presso la città del Lemene confluiscono sulla Venezia - Trieste per
dirigersi verso est (dati Regione Veneto 2010)”.
La prima
conclusione è che piuttosto che servizi a lunga percorrenza senza fermate, la
domanda sembra orientata decisamente sui servizi regionali. Fonte:http://www.ferrovieanordest.it/portale/node/289
“Rete
Ferroviaria Italiana nei propri documenti attesta una percentuale di
saturazione della linea compresa fra il 50 e il 75% nelle ore di punta e al di
sotto del 50% nelle rimanenti (dati ufficiali)”. http://www.ferrovieanordest.it/portale/node/289
Si al rilancio delle ferrovie con
l’ammodernamento dell’attuale linea ferroviaria. Questa è la direzione da
seguire per dare una risposta alle reali esigenze dei cittadini, soluzione con
tempi di realizzazione e costi gestionali di gran lunga inferiori rispetto alla
realizzazione di qualsiasi linea ad Alta Velocità.
NO TAV!
Continua lo sperpero di denaro pubblico
con le grandi opere che risultano drasticamente impattanti sul territorio, non
vanno incontro alle esigenze dei cittadini e non danno risposte significanti a
livello occupazionale.
Tra queste grandi opere rientra anche il TAV. Il progetto preliminare
per la
tratta Alta Velocità Venezia-Portogruaro
è costato ai
cittadini italiani 14 milioni di euro,
è previsto un costo di
44 milioni di euro al km, interamente a carico dello Stato
e l’abbattimento di
circa 2000 edifici.
A febbraio 2012 altro denaro
pubblico è stato impiegato per un nuovo progetto preliminare ancora in corso di
realizzazione. 400 mila euro che vanno a sommarsi ai 14 milioni di euro già
sottratti precedentemente ai cittadini.
Fino ad oggi, le linee ad Alta Velocità
in Italia sono costate oltre 90 miliardi di euro, incidendo sul nostro debito
pubblico, devastando l’ambiente e creando disagi indicibili a chi ha vissuto in
prossimità dei cantieri a causa della loro durata pluridecennale.
Il TAV non risolve, anzi
incrementa i problemi a tutte quelle persone che il treno lo usano realmente
ogni giorno come pendolari, lavoratori, studenti.
I loro disagi sono sotto gli
occhi di tutti, biglietti sempre più cari, corse soppresse, treni con ritardi
sempre più frequenti e condizioni igieniche a volte improponibili.
SI AL
coinvolgimento dei cittadini!
RINNOVIAMO IL NOSTRO APPELLO AL CONSIGLIO COMUNALE
E AL SINDACO DI PORTOGRUARO ANTONIO BERTONCELLO
di convocare nei prossimi due mesi, associazioni,
comitati, partiti, forze politiche e tutte le realtà del territorio
portogruarese interessate ad affrontare la questione Tav, per proporre loro la
partecipazione alla costruzione di un tavolo tecnico che discuta pubblicamente,
entrando nel merito dell’argomento con dati e cifre, sulla reale utilità
dell’opera in questione.